"Accogliamo con favore il riconoscimento del Comitato dei Nobel al lavoro svolto nel campo della ricerca sulle malattie dimenticate. Le scoperte premiate hanno salvato milioni di vite tra le popolazioni più trascurate che vivono nelle zone rurali dei paesi in via di sviluppo ed è importante, attraverso questo riconoscimento, sottolineare quanto questo settore della ricerca sia cruciale” ha detto Stella Egidi, responsabile medico di Medici Senza Frontiere.
"C'è ancora molto lavoro da fare. La comparsa delle prime resistenze all'artemisinina in Asia rappresenta una grave minaccia e dimostra come sia costante la necessità di sviluppare sempre nuovi e più efficaci strumenti terapeutici, per questa come per altre malattie tropicali. La risposta non può essere rappresentata da un sistema di ricerca e sviluppo guidato dall'obiettivo del profitto e dalle richieste di mercato nei paesi ad alto reddito. Questo premio deve quindi essere visto come un invito all'azione per incentivare in modo sostenibile e dare priorità ai progetti di ricerca e sviluppo che affrontano le esigenze dei pazienti dimenticati nel mondo in via di sviluppo."