Una banca dati per accelerare le procedure per le adozioni. Dovrebbe entrare in vigore dal primo ottobre prossimo, secondo quanto è stato reso noto da Melita Cavallo, Capo del dipartimento minorile del Ministero di Giustizia, in un seminario di studi della Commissione parlamentare per l'infanzia. Ne dà notizia oggi il quotidiano La Repubblica. Nel database della banca dovrebbero essere inseriti i minori dichiarati adottabili ed i coniugi che aspirano a diventare genitori. L'accesso alle informazioni sarà riservato ai Tribunali per i minorenni, ai magistrati minorili, al personale previa autorizzazione del Capo dell'ufficio. La banca dati conterrà i dati anagrafici dei minori, le loro condizioni di salute, la storia della famiglia di origine e l'eventuale assistenza di fratelli. Si spera così di accelerare le pratiche dell'adozione, che secondo Roberta Capponi, presidente della Commissione per le adozioni internazionali (CAI), oggi è di circa due anni.
A questo punto, secondo AiBi è auspicabile che anche i minori italiani adottabili rimasti senza famiglia abbiano una possibilità in più di trovare dei genitori disposti ad accoglierli. Nel 2005 erano 1.168 i minori per i quali è stato dichiarato lo stato di adottabilità a fronte di 947 adozioni nazionali che si sarebbero concluse nel 2006: erano ben 221 i minori adottabili che invece sono rimasti negli istituti (dal Rapporto dell'istituto degli Innocenti di Firenze "I numeri italiani - Infanzia e adolescenza in cifre"). Le motivazioni risiedono, secondo il rapporto, in "ragioni di ordine procedimentale e ancor più caratteristiche che poco corrispondono ai desideri delle coppie", quali l'età o forme di disabilità.

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