Sono 26 e sono di 23 Paesi le associazioni coinvolte in “Susy – SUstainable and Solidarity economY”, il progetto cofinanziato dall’Unione europea volto a promuovere modelli alternativi di produzione, distribuzione, consumo e risparmio, a partire dalle migliori esperienze di economia sociale e solidale.

Gruppi di acquisto, mercati contadini, finanza etica, imprese gestite dal basso: sono tutti esempi di economia sociale e solidale, modelli di produzione, distribuzione, consumo e risparmio fondati sull’equità, sulla sostenibilità, sulla partecipazione e sul legame con il territorio. Per promuoverli, a partire dalle migliori esperienze realizzate in Europa e nel mondo, parte il progetto europeo “Susy – SUstainable and Solidarity economY”.

Promosso dall’organizzazione non governativa COSPE onlus, in collaborazione con un vastissimo partenariato europeo e internazionale, il progetto Susy ha una durata triennale e l’obiettivo di analizzare, promuovere e rafforzare le esperienze e le buone prassi di economia sociale e solidale, promuovendo un nuovo paradigma di sviluppo in grado di contrastare la povertà e diffondere uno stile di vita equo e sostenibile.

Il progetto sarà presentato ufficialmente giovedì 8 ottobre a Bologna, all’interno della 9a edizione del TERRA DI TUTTI ART FESTIVAL, dalle 17.00 alle 21.00 presso le Serre dei Giardini Margherita, via Castiglione 134 a Bologna.

L’incontro sarà un’occasione per raccontare strategie ed esperienze dell’economia sociale e solidale, a cui parteciperà l’economista e professore universitario Paul Singer, segretario nazionale dell’economia sociale nell’ambito del Ministero del lavoro e dell’occupazione del Governo brasiliano, considerato il padre dell’economia sociale e solidale. Insieme a lui ci saranno la rappresentante dell’unione di cooperative e imprese solidali Unisol Brasil Magda de Sousa Almeida, il coordinatore europeo di Ripess (Rete intercontinentale per la promozione dell’economia sociale e solidale) Jason Nardi, il presidente della cooperativa di cittadini coltivatori biologici di Bologna Arvaia Alberto Veronesi e il presidente di COSPE Fabio Laurenzi.

Al termine del dibattito seguirà la proiezione del film Unlearning, di Lucio Basadonne e Anna Pollio, un racconto sulla ricerca di un modello di vita diverso. Di seguito un aperitivo offerto ai partecipanti.

L’economia sociale e solidale è un fenomeno in crescita, che solo in Europa coinvolge direttamente circa il 6% dei lavoratori. È particolarmente diffusa in America Latina, tanto che in Brasile nel 2003 è stato creato un Segretariato nazionale dell’economia solidale, mentre Ecuador e Messico si sono dotati di una legge nazionale sull’economia sociale e solidale rispettivamente nel 2011 e 2012. Ma lo stesso hanno fatto più recentemente Spagna, Portogallo, Belgio e Francia. Anche il Lussemburgo ha un ministero ad hoc, mentre in Italia, ad oggi, si contano ben 10 leggi regionali.

Ricerca, formazione, informazione e advocacy sono le 4 direttrici in cui si svilupperà il progetto Susy. L’attività di ricerca prevede la mappatura delle migliori esperienze di economia sociale e solidale in 46 territori dell’Unione europea (per l’Italia sono Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Puglia) e in 9 Paesi di tutto il mondo (Brasile, Bolivia, India, Malesia, Mauritius, Mozambico, Palestina, Tunisia e Uruguay). Le buone prassi saranno poi analizzate e confrontate in numerosi workshop in tutta Europa. L’attività di formazione prevede invece un corso residenziale indirizzato ai partner del progetto e corsi di formazione in ogni territorio rivolti agli stakeholder individuati attraverso la mappatura.

Numerose le attività di comunicazione e informazione, dall’apertura di un sito con una mappa sulle esperienze più significative di economia sociale e solidale, alla realizzazione di video-reportage, speaker tour, concorsi e festival.


Elenco dei partner:

Il progetto “Susy – Sustainable and solidarity economy è realizzato da: Cospe e Fairwatch (Italia), Südwind Agentur (Austria), Inkota (Germania), Deša Dubrovnik (Croazia), Kopin (Malta), Cerai (Spagna), Polish Fair Trade Coalition (Polonia), Ekumenicka Akademie Praha Europe (Repubblica Ceca), Fair Trade Hellas (Grecia), ngo Mondo (Estonia), Balkan Institute for Labour and Social Policy (Bulgaria), Cardet (Cipro), Pro Ethical Trade Finland (Finlandia), Resources Humaines sans Frontières (Francia), The Co-operative College e Think Global (Regno Unito), Cromo Foundation e Foundation for Development of Democratic Rights DemNet (Ungheria), Instituto Marquês de Valle Flôr (Portogallo), Terra Mileniul III Foundation (Romania), Slovak Centre for Communication and Development (Repubblica Slovacca), Peace Institute – Institute for Contemporary Social and Political Studies (Slovenia), Action pour le Développement Asbl – Sos Faim (Belgio), Green Liberty (Lettonia), Waterford One World Centre (Irlanda).

Per informazioni:

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni