All’Assemblea dell'ONU l'adozione ufficiale degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. CBM tra i promotori dei diritti delle persone con disabilità.
Milano. Dal 25 al 27 settembre i leader mondiali si sono riuniti a New York per adottare ufficialmente l’Agenda 2030, il documento finale che contiene gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, validi per i prossimi 15 anni (che sostituiranno i precedenti Obiettivi del Millennio).
La nuova Agenda contiene un cambiamento fondamentale per le persone e per l’intero pianeta e mette al centro i diritti umani, che si propone di garantire, realizzare e proteggere.
Tra questi ci sono i diritti delle persone con disabilità, che per la prima volta sono state menzionate nella nuova Agenda 2030.
Un risultato storico, a cui ha contribuito anche CBM attraverso la sua rappresentanza presso le Nazioni Unite a New York e in collaborazione con i network internazionali più autorevoli che si occupano di disabilità e cooperazione (IDDC e IDA).
Le persone con disabilità nel mondo sono 1 miliardo, ossia il 15% della popolazione mondiale (1 persona su 7). La maggior parte di loro vive nei Paesi più poveri.
Eppure nei precedenti Obiettivi del Millennio le persone con disabilità non venivano menzionate né tra gli obiettivi né tra gli indicatori di sviluppo.
La nuova Agenda comprende invece diversi riferimenti espliciti alle persone con disabilità, che vengono messe al centro della lotta alla povertà e inserite a tutti i livelli nel documento ogni qualvolta vengono menzionate le «persone in condizioni di vulnerabilità».
CBM accoglie con favore i nuovi Obiettivi, attraverso le parole del Presidente Dave McComiskey:
«Gli obiettivi e i target dell’Agenda 2030 potranno essere raggiunti solo se tutti, comprese le persone con disabilità, saranno incluse nella realizzazione e nella promozione di uno sviluppo sostenibile».
CBM inoltre celebra l’adozione dell’Agenda 2030 attraverso la pubblicazione «Dialogo sullo sviluppo sostenibile: una prospettiva inclusiva della disabilità», che verrà lanciata ufficialmente nei prossimi giorni; in questo documento emerge come l’inclusione delle persone con disabilità sia rilevante rispetto a tutti i settori dello sviluppo, dall’uguaglianza di genere, alla salute, alla riduzione dei rischi ambientali.