E' stato presentato a Milano, presso il Conference Centre di Expo, nella mattina dell’11 settembre, "Cibo di guerra" il 5° Rapporto sui conflitti dimenticati, curato da Caritas Italiana con Famiglia Cristiana e Il Regno ed edito da Il Mulino, che in questa edizione indaga in modo specifico il reciproco condizionamento tra conflitti bellici e beni alimentari. (Scopri di più su: http://www.caritasitaliana.it/home_page/area_stampa/00005986_Cibo_di_guerra__5__Rapporto_sui_conflitti_dimenticati.html)

L’analisi del testo offre spunti per capire come fare della terra una “tavola di pace”, anche alla luce dell’Enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco. Si approfondiscono risposte e piste d’indagine, in un quadro di crescente influsso delle guerre contemporanee, che sempre più spesso ci toccano da vicino, se non altro tramite le vicende e i racconti di ondate di profughi.

Nella seconda parte del volume vengono infatti presentati i principali risultati di due rilevazioni sul campo. La prima riguarda uno studio sulla presenza e le storie di vita delle persone in fuga dalla guerra, accolte nelle chiese locali, grazie anche al circuito delle Caritas. La seconda rilevazione ha come tema l’uso dei “video di guerra” nei canali tematici di Youtube. Si tratta del primo studio su tale aspetto condotto dall’osservatorio sui conflitti dimenticati, che ha sempre dedicato grande attenzione alla dimensione della comunicazione sociale: la carta stampata, quotidiana e periodica, i social network, Facebook e Twitter in primis, ma anche televisione e radio.

Alla presentazione (vedi programma) sono intervenuti S.Em. card. Francesco Montenegro (vai all'intervento), arcivescovo di Agrigento e presidente di Caritas Italiana, don Antonio Sciortino, direttore di "Famiglia Cristiana" (vai all'intervento).

I contenuti sono stati presentati da Paolo Beccegato, vicedirettore di Caritas Italiana e da Walter Nanni, responsabile ufficio studi (vai alle slide di presentazione e vedi comunicato finale). Don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana ha svolto l'intervento conclusivo (vai all'intervento).

Il cardinale Montenegro - nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.30 - è intervenuto anche al Convegno “Voci dal territorio. Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro” (vai alla relazione) , in cui, dando seguito alla declinazione italiana della Campagna mondiale One Human Family. Food for All, sono stati presentati i risultati, le buone prassi e le proposte per contrastare in primo luogo la povertà alimentare, in vista dell’imminente Assemblea Generale ONU sulle prospettive degli Obiettivi del Millennio.

Accanto alle testimonianze degli operaori di Caritas Italiana nelle varie aree del mondo, sono state presentate buone prassi e proposte di coinvolgimento sul territorio italiano (vedi esperienza Aimc e slide del prof. Monacelli).

Ha concluso i lavori don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana (vai all'intervento).

Infine sabato 12 settembre - dalle 11 alle 13,30, sempre presso il Conference Centre di Expo – si è svolto il Convegno promosso da Caritas Italiana insieme all’arcidiocesi di Milano, ad Aggiornamenti Sociali e al PIME per riflettere sulla lotta contro la fame e su alcuni passi concreti compiuti verso un diritto al cibo garantito per tutti, nell’ambito della legislazione e dell’impegno sociale, della finanza e delle situazioni emergenziali (vedi programma). Moderati da Paolo Foglizzo, redattore di "Aggiornamenti Sociali", sono intervenuti: S.Em. Card. Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace (vai all'intervento), mons. Luca Bressan, vicario episcopale della diocesi di Milano per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione sociale, p. José Magalhães De Sousa, di Caritas Brasile (vai all'intervento e alle slide), Suzanna Tkalec, di Caritas Internationalis (vai all'indice dell' intervento), Riccardo Moro, economista esperto di politiche dello sviluppo.


Le precedenti ricerche

Nel primo rapporto di ricerca, I conflitti dimenticati (Feltrinelli, 2003), venivano analizzati i conflitti armati più o meno dimenticati che si combattono nelle periferie del pianeta. Oggetto di studio del secondo rapporto di ricerca, Guerre alla finestra (Il Mulino, 2005), sono state le “guerre infinite”, cicliche, che paiono spegnersi in certe fasi, ma che poi si riaccendono con maggiore violenza di prima, anch’esse sempre meno documentate dai media. Nel 2009 a questi due rapporti si è unita una terza ricerca Nell'occhio del ciclone (il Mulino), che ha cercato di approfondire come conflittualità armata organizzata e degrado ambientale, tra povertà e cambiamenti climatici, siano sempre più interconnesse. La quarta ricerca Mercati di guerra (2012), è stata infine incentrata sul rapporto tra finanza e povertà, ambiente e conflitti dimenticati.

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