Grosse incertezze sul processo di pace, dopo la firma dell’accordo del Presidente Kiir. Intanto i venti di instabilità sembrano spostarsi anche nelle regioni fino ad oggi più pacifiche, tra queste quelle in cui Amref opera. La popolazione è stretta tra prezzi altissimi, coprifuoco e violenze. L’operatrice Amref in Sud Sudan - bloccata a Juba da un mese – ci racconta la situazione.
La condizione conflittuale del Sud Sudan non accenna a migliorare. Sebbene sia stato firmato recentemente l'ennesimo "cessate il fuoco", gli animi non sembrano placarsi. Ad aggravare ulteriormente la situazione si aggiunge l’apparente allargamento della zona rossa: dalle aree del Nord del Paese, in particolare Upper Nile e Jongley State, i disordini si stanno estendendo anche nelle aree a sud, in particolare nello stato di Western Equatoria, dove sono presenti i progetti di Amref.
Un Paese stremato. Il conflitto, che si protrae ormai da circa due anni, ha ridotto allo stremo il Sud Sudan, Paese già straziato dalla ultra ventennale guerra di liberazione dal regime di Khartoum (capitale del Sudan), conclusasi solo nel 2005, che ha portato il Sud Sudan all’indipendenza nel 2011. Il costo della vita continua ad aumentare, la criminalità dilaga e mentre la miseria soffoca la popolazione, la stabilità politica appare un miraggio.