La crisi ci insegna qualcosa? In un mondo che cambia c’è ancora speranza di crescere? L’ottimismo prevale sulla sfiducia? (Scopri di più su: http://www.osservatoriosocialis.it/2015/09/01/cosa-ci-insegna-la-crisi/)
Un sondaggio dell’Osservatorio Socialis, il cantiere di promozione culturale della responsabilità sociale, realizzato in collaborazione con l’Istituto Ixè indica che tra le conseguenze legate alla crisi economica del Paese, il risvolto positivo maggiormente percepito dagli italiani è la promozione al cambiamento (il 34% afferma che “la crisi ci costringe a prendere delle decisioni troppo a lungo rimandate”).

Il 23% degli italiani crede che la potenzialità di cambiamento risieda nella responsabilità delle azioni individuali. Il 19% è dell’opinione opposta e ritiene che i singoli non possano nulla. A condividere quest’opinione e quindi a ritenersi impotenti sono in misura maggiore le donne. La gran parte del campione si nasconde dietro ad un atteggiamento ambiguo, per cui non nega la potenzialità di cambiamento che risiede in ogni individuo, ma allo stesso tempo ne vincola la possibilità con il dubbio o la necessità che il cambiamento sia condiviso univocamente da tutti.

Il campione di maggiorenni intervistato è meno ottimista in merito alla possibilità di acuire il senso civico degli italiani e di discernere i valori fondamentali dal superfluo.

Infine c’è un 27% degli intervistati che ritiene che il nostro Paese non è in grado di fare nessun apprendimento e che, quindi, chiusa l’epoca della crisi, tutto tornerà come prima.

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