A volte, quando si apprende dei conflitti armati del nostro pianeta, si sente parlare di "signori della guerra". In quanto "signori", si presume che i responsabili delle guerre siano adulti. Una quantità minore di noi sente poi parlare di "bambini soldato", ossia di minori impiegati in guerre civili e azioni militari. Tuttavia la loro condizione di soldati forzati rappresenta solo un effetto, generato dalle guerre degli adulti. In realtà non tutti questi "bambini" possono esser considerati ancora tali; vuoi perchè tanti di loro hanno già combattuto e ucciso, come se fossero degli adulti; vuoi perchè tanti, dopo essere stati bambini soldato ed essere sopravvissuti a questa terribile esperienza, sono cresciuti, e sono diventati adolescenti, ragazzi.
In Uganda questo vale soprattutto per chi è nato nel distretto di Gulu o di Pader, nel nord del Paese. I ragazzi e le ragazze ugandesi che provengono da quelle zone possono essere considerati "figli della guerra".
La ventennale guerra civile scoppiata nel Nord Uganda tra l'esercito governativo e la Lord Resistance Army, il gruppo di ribelli del sanguinario Joseph Kony, ha determinato una vera e propria catastrofe umanitaria. Dal 1988 si contano oltre 100.000 morti e 1.800.000 sfollati che hanno dovuto abbandonare case e villaggi per sfuggire ai massacri.
Circa 25.000 bambini sono stati rapiti, ridotti in schiavitù e costretti, con minacce e percosse, a saccheggiare case e a uccidere persino i propri cari. 25.000 bambini vittime e talvolta carnefici, segnati per sempre dal ricordo terribile e indelebile di quello che hanno vissuto.
Alcuni di loro oggi frequentano la scuola di Kamwokya, uno slum (quartiere povero) di Kampala - capitale dell'Uganda, gestita dall'organizzazione locale Kamwokya Christian Caring Community, con cui COOPI collabora dal 2001.
Tra questi ci sono Joyce, Naomi e Solome, le cui esperienze sono del tutto simili a quelle di molti altri ragazzi ospiti della Scuola, vittime della situazione politica e sociale che il Paese ha vissuto negli ultimi decenni, e in attesa di completare il ciclo di studi.
Il loro sogno è poter studiare per costruirsi un futuro migliore, e riscattarsi da un passato difficile.