La Runcard, la tessera con cui la Fidal strizza l'occhio anche ai suoi
praticanti «inconsapevoli», che non hanno società , ma corrono
dappertutto,
accende le luci suiminori e la pratica sportiva nelle realtà territoriali di Palermo, Catania, Roma e Milano. Libera destinerà al progetto "
IlG(i)usto dello Sport" ,in collaborazione con la Fidal, attraverso la Runcard, la donazione di un euro per ogni tessera sottoscritta.
Il
progetto di Libera farà riferimento alle reti territoriali di
associazioni e realtà con cui collabora da tempo nei territori di
Palermo, Catania, Roma e Milano, a partire dalle esperienze maturate e
dalle collaborazioni sviluppate con i Servizi Sociali per i Minorenni
dei relativi territori.L'idea nasce dalla consapevolezza che le
attività sportive rechino in sé le potenzialità per realizzare azioni
di prevenzione e di sostegno alla crescita evolutiva dei giovani. La
pratica sportiva può assumere una forte valenza sociale in quanto capace
di influire positivamente sulla qualità della vita dei giovani
promuovendo: cultura della salute, rispetto delle regole,confronto con i
propri limiti, integrazione sociale. Tutto ciò può realizzarsi qualora
le proposte sportive siano contemplate in un ampio orizzonte educativo e
soprattutto qualora tali proposte siano capaci di affrancarsi e
distinguersi da approcci e concezioni ottuse o addirittura devianti
dello sport.
La nostra proposta sportiva vuole partire dal
giovane e da un progetto educativo condiviso con lo stesso minore. Vuole
sollecitare il senso del protagonismo positivo e della partecipazione
contro ogni forma di agonismo esasperato e di individualismo
esibizionista. Vuole promuovere il benessere psico-fisico sovvertendo
schematismi mentali e culturali che vogliono identificare il fine dello
sport con il "risultato" e per contro sottolineare e rivalutare la
pratica sportiva quale mezzo per entrare in contatto con la propria
corporeità e psiche.
Vuole promuovere la pratica di uno sport
pulito e leale contro ogni forma di uso di sostanze dopanti. Fin da
piccoli si è sempre più esposti al richiamo seducente del costume
consumistico e dalla facilità del raggiungimento degli obiettivi,
elaborando mete valoriali distorte e definendo modi di vita protesi al
raggiungimento di tali miraggi costi quel che costi. Si tratta, infatti,
di mete proiettate molto al di là dei traguardi normalmente ed
eticamente raggiungibili, per arrivare alle quali, si è dalle stesse
indotti alla "furbizia" e alla "scorciatoia", disposti e disponibili ad
oltraggiare il proprio corpo e a frequentare "canali di accesso"
illegali gestiti dalla criminalità organizzata.
Nel dettaglio il progetto "
Il
G(i)usto dello Sport" è rivolto 10 minori/giovani seguiti dai servizi
sociali per i minorenni (USSM) dalla durata di un anno e prevede le
seguenti azioni:- Favorire il recupero e il reinserimento
sociale dei minori sottoposti a provvedimenti della giustizia minorile,
contrastare la devianza, il rischio di recidiva e la marginalità sociale
dei giovani svantaggiati;
- Promuovere la salute il benessere psico-fisico dei giovani attraverso lo sport;
-
Favorire occasioni di partecipazione ad attività sportive a giovan iche
hanno abbandonato lo sport o non lo hanno mai praticato;
- Favorire l'incontro con la propria corporeità;
- Favorire occasioni di socializzazione;
- Favorire l'attivazione e il potenziamento di fattori protettivi.
Durante l'anno il progetto dedicherà la propria attenzione a:-Contatto
con i servizi sociali USSM finalizzato alla presentazione e promozione
del progetto; individuazione, su segnalazione, dei minori da inserire
nel progetto
;- Colloqui motivazionali dei minori segnalati e definizione dei progetti individuali sportivi.
In particolare si realizzeranno le seguenti azioni:
- ricerca associazioni sportive territoriali che rispondano agli interessi sportivi dei giovani inseriti nel progetto;
- iscrizione dei minori alle attività sportive;
-accompagnamento e monitoraggio, da parte di operatorisocio-educativi, dell'esperienza sportiva.