Venti ragazzi di diverse età sperimentano l'autonomia, nuove
relazioni, il "laboratorio dei talenti" e vanno al mare insieme. Le
famiglie: "Una prova forte lasciare i nostri figli anche di notte, ma
prima o poi anche loro devono spiccare il volo"
ROMA - Nasce circa 3 anni fa l'idea di una colonia per ragazzi
con autismo. E dall'idea, "che forse all'inizio era un po' folle", con volontà
ed entusiasmo si è passati ai fatti. Oggi, in località Poggio Maria, nella
bella Cefalù, la colonia estiva organizzata e gestita dall'associazione Teacch
House onlus presieduta da Michele Scarpa è realtà. Gruppi di genitori e
operatori si sono uniti "per creare percorsi abilitativi per i figli" in una
regione quale la Sicilia dove, come dicono, "non esiste niente di tutto
questo". Così, a Poggio Maria hanno creato un "villaggio" dove i ragazzi
possono sperimentare l'autonomia e tante attività (dallo sport all'arte, dal
teatro alla musica) oltre al divertimento insieme agli altri. Dalla colonia si
parte anche, in gruppi, per andare al mare.
"La colonia è un momento ludico naturale - dice la
coordinatrice della colonia Matilde Di Francesca nel video di 8 minuti che
racconta l'esperienza -, che offre ai ragazzi la possibilità di scoprire
cose nuove, e da qui partono gruppi di amici per andare al mare o altrove. E'
un'esperienza fantastica per i ragazzi, per gli operatori e per i genitori, e
ci dà tanta speranza".
"Abbiamo deciso per la colonia per nostro figlio - racconta
un papà -, 6 giorni h24. Non siamo abituati a lasciare i nostri ragazzi anche
di notte, quindi - confessa - è una prova forte, ma prima o poi anche i nostri
ragazzi devono spiccare il volo. Una prova dura per tutti ma sono sicuro che
alla fine vinceremo". Molti dei 20 ragazzi, di varie età, ospiti della colonia
non avevano mai dormito fuori casa. "Per qualcuno la sera è stata critica -
riferisce Matilde Di Francesca -, ma la mattina avevano nuova forza e gioivano.
Abbiamo inaugurato in maniera naturale questo sistema e l'indomani era un
giorno nuovo dove tutto era naturale, alzarci insieme e lavarci, fare i turni e
tutto il resto".
L'associazione Teacch House onlus nasce nel 2008 con lo
scopo di provare a creare "percorsi alternativi abilitativi, poi - racconta uno
dei genitori - ci siamo specializzati nei campi estivi. Dal 2013 attiviamo i ‘laboratori
dei talenti', a cui partecipano quasi 60 ragazzi: si tratta di 4 laboratori,
sportivo, artistico, di orto-coltura e teatrale". Quest'anno è stato avviato un
laboratorio per la costruzione di lampade ed è punto forte del campo estivo la
"stimolazione musicale", attività in cerchio tra le palme e il verde della
struttura in cui i ragazzi provano diversi strumenti, specie percussioni. Ha
riscontrato un grande successo e viene ripetuta la visita alla fattoria sociale
dell'Opera Don Calabria, dove i ragazzi autistici sperimentano i rapporto con
gli animali, li accarezzano e se ne prendono cura, e vanno a cavallo. "C'è sempre
un lavoro costante sulla socializzazione e la relazione" prosegue la
coordinatrice della colonia.
I ragazzi in colonia sono 20, di diverse età. L'organico
della struttura è composto da una ventina di operatori, 6 terapisti specializzati,
1 infermiera, 1 operatore socio-assistenziale, esperti d'arte, una psicologa
animatrice che insieme agli altri ha programmato tutte le attività "proprio per
rispettare le caratteristiche di ogni persona che abbiamo in colonia" tiene a
dire Di Francesca.
Il risultato più immediato? "L'alimentazione: i ragazzi sono
selettivi nel cibo, abbiamo tanti elenchi e liste di menu, ma abbiamo provato a
inserire qualcosa di nuovo e questo ha portato risultati. Insomma hanno avuto
possibilità di scoprire cose nuove, dal cibo alle persone alle relazioni".
Cosa si prevede nel prossimo futuro? "A Palermo e provincia
è la prima volta di un progetto del genere - dice un genitore dell'associazione
- il nostro è un progetto ambizioso e stiamo pensando a come sostenerlo, speriamo
diventi buona prassi per tutti". Le famiglie si augurano che possa proseguire
tale circuito, e che al compimento dei 18 anni i propri figli possano
continuare a starci e magari a lavorarci "anche se in maniera protetta". Per
Matilde Di Francesca l'auspicio è che "nel futuro si possa aumentare la
frequenza della colonia, che sia fruibile non solo d'estate. E' un possibilità
per tutti, per ragazzi, operatori e per i genitori che possono per un po' delegare".
(ep)