"Il numero delle adozioni cresce ma "il sistema mostra di non poter accogliere oltre 3.500 adozioni l'anno". E' il commento del presidente dell'Aibi, Marco Griffini, all'ultimo rapporto statistico della Commissione per le adozioni internazionali.
L'andamento delle adozioni, pur positivo, non riesce ancora, per Griffini, ad andare incontro alla potenzialità delle coppie. Secondo dati della Cai - riferisce fra l'altro - al momento ci sono circa 12 mila coppie, contro le circa 10 mila dell'anno scorso, che hanno consegnato i mandati per l'adozione internazionale agli enti autorizzati. Una sorta di contenzioso quindi che invece di diminuire aumenta e crea disagio alle coppie ma soprattutto non risponde alle attese dei tanti bambini abbandonati nel mondo.
A suo avviso, inoltre, il nuovo regolamento della Cai, che dovrebbe entrare in vigore, il prossimo mese, "non rappresenta la rivoluzione del sistema". Griffini critica il ministro delle politiche per la famiglia, Rosy Bindi, che ha la delega in materia. "Siamo preoccupati - afferma - perché ci sembra più impegnata nella politica che sulle adozioni. Ha scritto il regolamento che riguarda gli enti e non ha ritenuto sentirci. Il Coordinamento Oltre l'adozione, di cui facciamo parte, ha scritto per chiederle un incontro e non abbiamo avuto neanche una risposta". Anche il ministero per gli affari esteri ha la sua responsabilità - sostiene Griffini - "perché latitante" in tema di adozioni. Il Coordinamento intende promuovere un nuovo sistema per le adozioni il cui interlocutore istituzionale sia la regione.