Tempo fino al 15 marzo per le società che vogliono partecipare alla progettazione e realizzazione del Ponte. Pubblicato il bando di gara internazionale. L'importo base è di 150 milioni di euro e la durata dell'appalto 10 anni. Domani in Gazzetta Ufficiale
Va spedito come un treno il partito del Ponte. Con l'obiettivo di chiudere tutte le procedure nel più breve tempo possibile, aprire i cantieri l'anno prossimo (magari prima delle elezioni politiche) e inaugurare l'opera nel 2012. E così la Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea ha pubblicato ieri il bando di gara internazionale, che avverrà per licitazione privata, per la selezione del soggetto al quale affidare i servizi di Project management consulting in relazione alle attività riguardanti la progettazione definitiva, esecutiva e la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina e dei suoi collegamenti stradali e ferroviari. Lo stesso bando sarà pubblicato domani sulla Gazzetta Ufficiale italiana. Brevissimi i tempi di partecipazione: le domande vanno consegnate entro il prossimo 15 marzo.
E così nel giro di poche settimane, in attesa della pronuncia della Consulta sulla legittimità costituzionale della Legge obiettivo (che sta alla base del via libera del Cipe alla grande opera), si saprà qualcosa in più sul destino dell'infrastruttura più discussa del nostro paese. La gara che si è appena aperta riguarda l'affidamento delle attività di assistenza tecnica, amministrativa, gestionale e ambientale alla società Stretto di Messina, in relazione alla progettazione e realizzazione, da parte del general contractor, del Ponte e dei suoi collegamenti. L'importo a base di gara è pari a 150 milioni di euro, ma potrà essere aggiornato. Ovvia la soddisfazione della Stretto di Messina spa, che per bocca dell'amministratore delegato Pietro Ciucci ha spiegato che la partenza della seconda parte di gara è avvenuta nel rispetto dei tempi stabiliti.
«La durata dell'appalto - ha precisato Ciucci - è di oltre 10 anni (126 mesi) dalla data di inizio delle attività, stimata in relazione allo svolgimento della progettazione e relativi iter approvativi, nonché alla realizzazione e al collaudo (tecnico, amministrativo definitivo) dell'opera secondo quanto precisato nei documenti a base di gara. La durata dell'appalto è quindi coerente con l'obiettivo di apertura del Ponte al traffico nel 2012», così come annunciato dal ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi nella sua recente presentazione dell'opera a Berlino. «Anche per questa gara - ha insistito Ciucci - abbiamo dedicato molta attenzione ai requisiti richiesti ai concorrenti in ordine alla capacità economica, finanziaria e tecnica che dovranno essere adeguati alla complessità dell'opera. L'offerta economicamente più vantaggiosa sarà selezionata sulla base delle caratteristiche organizzative, metodologiche, tecniche e qualitative della proposta e sulla base del prezzo».
Per l'amministratore delegato l'obiettivo da raggiungere è verificare e monitorare tutte le variabili dei processi gestionali e delle tecniche progettuali. «Questo significherà ottenere un miglior coordinamento tra Stretto di Messina e il general contractor e un miglior controllo dei processi operativi, per assicurare il rispetto dei tempi, degli standard di qualità e dei costi previsti per la realizzazione del ponte sullo Stretto». Per quanto riguarda le attività di monotoraggio ambientale, Ciucci ha dichiarato che la questione sarà affrontata con una nuova gara internazionale. Insomma, i tempi si fanno stretti e la Stretto di Messina corre nella speranza di portare a casa il progetto.
«Per quanto concerne lo sviluppo della gara per il general contractor - ha ricordato Pietro Ciucci - il termine di presentazione delle offerte da parte dei tre concorrenti, come già annunciato, è stato fissato per il 20 aprile. Successivamente la società provvederà alla nomina della commissione giudicatrice, la cui prima riunione è fissata per il 27 aprile. A metà di quest'anno, tenuto conto dei tempi necessari per una gara straordinaria come quella per il Ponte, è prevista l'individuazione del general contractor. Il cui primo impegno riguarderà la predisposizione del progetto definitivo e, in questo ambito, dovranno essere definite le opere di accompagnamento da realizzarsi sul territorio interessato alla costruzione, al fine di massimizzare e ottimizzare a livello locale le ricadute socioeconomiche del progetto Ponte».
La Nuova Ecologia, 28 gennaio 2005