Tremonti. Un idea che piace a tutti (o quasi)

di Ettore Colombo "Vivo apprezzamento" alle sue proposte quello espresso oggi dal Sole 24 ore, ma il ministro Alemanno non è d'accordo A Giulio Tremonti le idee non mancano. Anzi l'ex ministro dell'Economia, da questo punto di vista, è un vulcano in eruzione". E' quanto si legge sul Sole24ore di oggi. Il giornale della Confindustria tra le (tante) idee tremontiane sposa infatti quella sul libretto postale per ogni neonato che il vicepresidente di Forza Italia ha tradotto in una proposta di legge presentata due giorni fa alla Camera. "Egli (Tremonti ndr) sa benissimo - scrive il Sole - che le attuali tendenze demografiche non lasciano scampo: il sistema del Welfare è alle corde e il lungo periodo di stagnazione dell'economia è destinato a continuare non si sa per quanto. (?) E allora non resta che rimettersi a fare bambini e calibrare bene gli ingressi di extra comunitari. La proposta di Tremonti va in questa direzione: dare ai neonati delle famiglie meno ricche (fino a 45mila euro di reddito) una dote di 2.500 euro non sarà un incentivo decisivo ma è pur sempre un aiuto concreto. Che si inserisce nel filone del sostegno alle famiglie numerose contenute nel secondo modulo della riforma fiscale. Insomma l'idea è buona. Come altre idee di Tremonti". Che non resti solo un'idea, però, dice il quotidiano di Viale Dell'Astronomia. Che conclude: "Sulle politiche per la famiglia al neovicepresidente di Forza Italia non faranno mancare il loro appoggio gli altri partiti della maggioranza e nemmeno l'opposizione". E apprezzamento e soddisfazione per la proposta di Tremonti - a cui è da aggiungersi anche l'altra per estendere l'otto per mille al Terzo settore - sono stato espressi dai parlamentari dell'Intergruppo della sussidiarietà, come anche Vita ha riportato sul suo sito. Ma c'è qualcuno però che non sembra riconoscere l'impegno di Tremonti sul fronte delle politiche familiari: Gianni Alemanno, ministro delle Politiche agricole, che in un'intervista a Repubblica a nome del suo partito dice: "Noi crediamo, al contrario della linea Tremonti, in un fisco sul modello del quoziente familiare ovvero un fisco a misura della famiglia". Vita, 28 gennaio 2005