Roma, 10 luglio 2007 - Si svolge oggi a Roma il primo Convegno regionale delle "Città amiche delle bambine e dei bambini in Italia e in Europa", al quale partecipano numerosi Sindaci e Assessori dei comuni del Lazio ed esperti di tutta Italia.
In tale occasione la Regione Lazio, in collaborazione con l'UNICEF e l'ANCI, istituisce un Riconoscimento annuale per i Comuni del Lazio al fine di promuovere le buone pratiche a favore di città più attente ai diritti dell'infanzia. Nel corso del convegno odierno verranno presentati i criteri e gli indicatori rilevanti per ottenere il Riconoscimento.
«Con l'avvento della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia, ogni bambino in ogni angolo del mondo diventa un soggetto di diritti, un vero e proprio cittadino della società in cui nasce e cresce», dichiara Antonio Sclavi, Presidente dell'UNICEF Italia.
«Ecco perché è importante che ogni amministrazione comunale si dia degli strumenti per garantire questa "cittadinanza" in una visione olistica e rispettosa dell'ambiente».
Sindaci, assessori, architetti, urbanisti, educatori e amministratori si incontrano per confrontare politiche e esperienze realizzate nel campo della promozione dei diritti dei bambini e della sostenibilità ambientale, nella ricerca di una maggiore qualità della vita. In questo quadro, vengono presentati i "9 passi per costruire Città amiche delle bambine e dei bambini", il quadro di riferimento dell'UNICEF, che si ispira all'esperienza maturata in varie regioni del mondo individuando percorsi comuni a tutela e promozione dei diritti dell'infanzia nella dimensione urbana.
Con il Convegno odierno la Regione Lazio intende sottolineare un chiaro impegno a favore dell'infanzia, in partenariato con tutte le forze della società civile, al fine di raggiungere risultati tangibili e concreti che facciano la differenza per i bambini nella loro vita quotidiana.
«Ecco perché», sottolinea il Presidente della regione Lazio Piero Marrazzo, «invito tutte le amministrazioni comunali del Lazio a partecipare con noi a un progetto di respiro internazionale come "Città amiche dei bambini in Italia e in Europa" e, quindi, a rendere i Comuni del Lazio luoghi il più possibile vivibili, allegri, che consentano ai bambini di trovare terreni di gioco, di avventura e di crescita nella cosa pubblica.»