Venerdì 17 luglio l’aula della Camera, con 253 sì, 93 no e 5 astenuti, ha approvato in seconda lettura il disegno di legge delega di riforma della pubblica amministrazione. (Leggi di più su: http://www.acli.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=10114:dossier-la-riforma-della-pubblica-amministrazione&Itemid=772#ixzz3hMhyxoqy)

Scritto da Marta Simoni

Il provvedimento – presentato in Parlamento il 23 luglio 2014 e già approvato in prima lettura al Senato il 30 aprile scorso – torna oggi, in terza lettura, all’esame della commissione Affari costituzionali del Senato. La conferenza dei capigruppo ha fissato tra lunedì 3 e venerdì 7 agosto i tempi dell’approdo in Aula del provvedimento.

La pubblica amministrazione è in senso oggettivo l’insieme delle attività volte alla cura degli interessi pubblici; in senso soggettivo, l’insieme dei soggetti che esercitano tale funzione. La riforma in atto coinvolge dunque tutti i cittadini – non solo i circa 3 milioni di dipendenti pubblici – e nell’ottica del Governo anche questo provvedimento rappresenta un ulteriore passo lungo la strada delle riforme volte a rilanciare il Paese. Del resto, garantire una formulazione chiara e inequivocabile della legislazione, supportata da una pubblica amministrazione più efficace, riducendo anche il ricorso ai decreti di emergenza, è una delle raccomandazioni dell’Oecd all’Italia.

Il testo, composto da 23 articoli, contiene prevalentemente deleghe legislative, da esercitare nei 12 mesi successivi all’approvazione della legge, volte a riorganizzare l’amministrazione statale e la dirigenza pubblica; proseguire e migliorare l’opera di digitalizzazione della p.a.; riordinare gli strumenti di semplificazione dei procedimenti amministrativi; elaborare testi unici delle disposizioni in materie oggetto di stratificazioni normative.

Il provvedimento rappresenta il secondo tassello in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche e segue il decreto varato dal governo Renzi nell’agosto 2014, recante “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”.

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