Domenica 19 luglio, nel giro di poche ore, le équipe di MSF ad Aden hanno ricevuto 150 vittime delle rappresaglie armate del gruppo ribelle Houthi: donne, bambini, adolescenti, anziani... Tutti feriti durante i bombardamenti avvenuti sul quartiere popolare e densamente popolato di Dar Saad; una zona dove vivono molti sfollati. Tra i 150 feriti, 42 erano già morti all'arrivo nell’ospedale di MSF.

Le équipe di MSF, sopraffatte, continuano a fare tutto il possibile in ospedale. Ma servono urgentemente rinforzi (medicine, attrezzature e personale). Il paese è sull’orlo del baratro. La situazione umanitaria sta peggiorando di giorno in giorno nell'indifferenza della comunità internazionale. La popolazione civile paga il prezzo più alto a causa dell’intensità della violenza, degli attacchi aerei e dei bombardamenti su zone altamente popolate. Sia la coalizione sia i gruppi armati di opposizione hanno la responsabilità di risparmiare la vita dei civili e le strutture mediche.

Dal 19 marzo, le équipe mediche di MSF hanno curato più di 6.700 persone ferite durante i violenti attacchi in varie regioni. MSF è una delle poche organizzazioni ancora attive in Yemen. L’organizzazione lavora in diversi ospedali, gestisce ambulatori, cliniche mobili e fornisce acqua, beni di prima necessità e kit igienico-sanitari a migliaia di persone nei governatorati di Aden, Sana'a, Al-Dhale', Amran, Sa'ada, Taiz, and Hajjah.

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