A un mese dall'inizio della protesta sugli scogli di Ventimiglia, al confine con la Francia, restano accampati a Ponte San Ludovico circa 40 migranti provenienti dal Corno d'Africa e dall'Afghanistan. La Croce Rossa Italiana, insieme con la Croce Rossa Francese, hanno garantito fin dai primi giorni la loro presenza in frontiera distribuendo pasti e raccogliendo le donazioni di abiti e cibo da parte di cittadini italiani e francesi da ridistribuire ai migranti presenti. La CRI ha inoltre garantito il servizio medico a Ponte San Ludovico con un'ambulanza fissa che ha curato leggere escoriazioni senza registrare mai particolari patologie.

Continua nel frattempo, nei locali del dopolavoro ferroviario accanto alla stazione di Ventimiglia, la gestione da parte del Comitato locale di Ventimiglia del centro per migranti in transito che attualmente ospita circa 200 persone tra uomini, donne e bambini. Sul posto vengono garantiti vitto, alloggio, un camper medico e la presenza fissa di operatori e volontari h24. Continuano nel centro le lezioni da parte dei volontari di italiano e francese con l'intervento di due interpreti presenti ogni giorno.
Imponente la macchina organizzativa messa in campo dalla CRI che si è avvalsa, nei giorni di maggior picco di presenze tra Ponte San Ludovico e la stazione di 80 tra volontari e operatori. La Croce Rossa Italiana con la consorella francese hanno inoltre garantito il servizio RFL, Restoring Family Link, per permettere ai migranti di mettersi in contatto con le proprie famiglie.

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