Il 1° luglio il mercato dell'energia elettrica è aperto: i consumatori sono bersagliati da offerte di "tariffe verdi", ma il WWF segnala che finora nessuna tariffa in Italia ha davvero i requisiti per essere considerata vantaggiosa per l'ambiente. Sottoscrivere una tariffa verde non significa di per sé aumentare o sostenere la produzione di energia rinnovabile nel nostro paese come sostengono la gran parte delle opzioni tariffarie offerte sul mercato. Si tratta puramente di un'operazione commerciale tutti gli impianti rinnovabili sono realizzati attraverso contributi pubblici già pagati direttamente dai consumatori nelle bollette elettriche.

Per avere una validità ambientale le tariffe elettriche proposte devono soddisfare precise garanzie di provenienza dell'energia e una precisa indicazione di quante risorse la tariffa verde indirizza ad azioni dirette di sostenibilità ambientale, migliorando gli impianti esistenti o promuovendo l'efficienza energetica nelle abitazione dei clienti finali.Nessuna delle tariffe attuali contiene queste garanzie. In una lettera aperta ai distributori e venditori di elettricità inviata oggi, il WWF Italia chiede il rispetto dei parametri fondamentali per garantire ai consumatori trasparenza e concretezza dell'azione quando sottoscrivono tariffe verdi.

Perché infatti il cittadino dovrebbe acquistare energia verde pagandola di più se questa proviene da impianti per la cui realizzazione già tutti paghiamo o abbiamo pagato con la tradizionale bolletta elettrica? Pannelli solari - G Marcoaldi, Panda PhotoSpesso le tariffe verdi sono usate dai venditori per aumentare la potenza dei contratti dei clienti e fare abbandonare dai clienti finali la tariffa domestica che premia i bassi consumi. E questo andrebbe a danno dell'ambiente. Occorre dunque diffidare delle tariffe verdi a prezzi scontati. L'energia è un bene scarso e prezioso, ancor più quando rinnovabile, non esiste energia rinnovabile a prezzo scontato, e sicuramente non è "verde".

I veri risparmi a beneficio dell'ambiente si hanno solo aumentando l'efficienza energetica nelle abitazioni. Una tariffa che leghi la vendita di energia rinnovabile con l'attenzione ai consumi energetici è una tariffa che potrà chiamarsi meritoriamente "verde" ed avrà tutto l'appoggio e l'adesione del WWF da sempre impegnato per la promozione dell'energia rinnovabile in Italia. "Rispetto agli incentivi pubblici - afferma Michele Candotti, segretario generale del WWF Italia - i maggiori ricavi derivati dalle tariffe verdi non rappresentano volumi significativi per la promozione di nuovi impianti rinnovabili. Ma ci sono altri ambiti di salvaguardia ambientale che possono garantire alle tariffe elettriche liberalizzate una connotazione realmente verde e dare un senso a una spesa maggiore da parte del consumatore".

Ai distributori di energia elettrica il WWF chiede di:

1. SCEGLIERE LE RINNOVABILI SOSTENIBILI, ovvero le energie prodotte da impianti di energia rinnovabile gestite nel reale rispetto della sostenibilità ambientale.

2. REINVESTIRE A FAVORE DELL'AMBIENTE, destinando parte dei ricavi garantiti dalle tariffe verdi in azioni concrete per aiutare chi ha scelto la tariffa verde a mettere in efficienza la propria abitazione, campagne di sensibilizzazione per promuovere l'efficienza energetica nelle case e nelle imprese ed in attività dirette alla penetrazione del solare e delle microtecnologie rinnovabili presso chi ha sottoscritto la tariffa verde.

3. DIFFONDERE BOLLETTE TRASPARENTI, che indichino quanto dell'effettivo costo pagato dal consumatore finisca realmente in misure di miglioramento dell'ambiente.Per i cittadini il WWF darà un punteggio alle tariffe verdi presenti sul mercato, in base ai criteri di selezione delle fonti rinnovabili e all'azione di promozione dell'efficienza energetica promossa con i maggiori ricavi, per indicare ai consumatori quanto ciascuna di esse sia effettivamente in grado di soddisfare le aspettative di salvaguardia ambientale.

"La crescente sensibilità dei consumatori verso le tematiche ambientali ha generato un'ondata di campagne informative e pubblicitarie che rischia di disorientare. Per questo, nell'ambito della sua campagna GenerAzione Clima, il WWF Italia ha attivato insieme ad Altroconsumo il numero verde SOS LIBERALIZZAZIONE, che aiuterà i consumatori a compiere i primi passi nel mercato elettrico liberalizzato.

In questa prima fase di transizione, caratterizzata da un quadro normativo ancora in via di definizione, sono tre le regole d'oro che il WWF consiglia di seguire:

1. Aspettare a scegliere il fornitore

2. Ricercare informazioni complete e trasparenti sugli effettivi vantaggi ambientali promossi dai distributori, e soprattutto

3. Impegnarsi nell'efficienza energetica, perché risparmiare energia resta sempre la migliore forma di risparmio".

La lettera è stata inviata ai grandi e piccoli distributori di energia elettrica in Italia e alle società di vendita che intendono fare offerte ai clienti domestici.

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni