Il Dipartimento di pubblica sicurezza del VIminale ha inviato una circolare che invita ad aumentare la sorveglianza alle frontiere italiane
ROMA - Sono tantissimi gli orfani dello tsunami: migliaia di bambini abbandonati che potrebbero ingrossare le fila di traffici criminali, legati alla pedofilia o alle adozioni illegali. Il Dipartimento di pubblica sicurezza ha così inviato una circolare che invita ad aumentare la sorveglianza alle frontiere italiane.
«La precarietà in cui versano quelle popolazioni - si legge nella circolare - potrebbe favorire specifiche attività illegali con particolare riferimento al traffico dei minori». Di qui, prosegue, «la necessità di sensibilizzare gli operatori addetti ai controlli di frontiera perchè intensifichino le verifiche nei confronti dei minori provenienti dai Paesi del sud-est asiatico, siano essi accompagnati che non».
Quella di oggi non è il primo provvedimento del Viminale ad occuparsi della sorte dei bambini delle aree colpite dal maremoto. Già nei giorni immediatamente successivi all' evento, infatti, la polizia postale ha ricevuto dal ministro Giuseppe Pisanu e dal capo della polizia, Gianni De Gennaro, l'indicazione ad attuare un vero e proprio «pattugliamento telematico» contro il rischio pedofilia. C' è stato così un attento monitoraggio dei siti internet provenienti dalle aree del sud-est asiatico per verificare eventuali scambi di informazioni sospette.
In Indonesia (dove il 40-45% della popolazione ha meno di 15 anni), Sri Lanka, India e Thailandia - come hanno denunciato Unicef, Save the children ed altre associazioni - la situazione dei bambini è allarmante: tanti sono rimasti soli o hanno perso qualche familiare. Il rischio che alcuni cadano nella rete del traffico di minori è quindi reale, anche tenendo contro che quelle aree - già prima dello tsunami - sono tradizionalmente esposte a questo pericolo.
E le vie del traffico potrebbero condurre anche in Italia. Ecco spiegata la circolare del Dipartimento di pubblica sicurezza che invita oggi gli addetti ad intensificare i controlli alle frontiere: occhi aperti, quindi, nei casi in cui si dovessero presentare bambini soli provenienti dai Paesi del sud-est asiatico, ma anche se fossero accompagnati. L' accompagnatore, infatti, potrebbe essere un membro dell' organizzazione criminale che gestisce il traffico.
La Gazzetta del Mezzogiorno, 20 gennaio 2005