Al centro di una recente seduta alla Commissione XII Affari sociali della Camera è stata la possibilità di prorogare ulteriormente l' istituzione dell'Avvocato dei minori, previsto dalla legge 149 del 2001.
L'on.Donatella Poretti (RosanelPugno) ha presentato un'interrogazione per conoscere la posizione del Governo sull'eventuale proroga, osservando la necessità "dare rapida attuazione alla legge 149, nella parte in cui prevede che i minori siano necessariamente assistiti da un difensore nelle procedure di limitazione e decadenza dalla potestà e in quelle per la dichiarazione di adottabilità".
Come ha ricordato Poretti, il 30 giugno 2007 scadrà il termine di un anno (stabilito dalla legge 228 del 12 luglio 2006) per convertire il decreto-legge con il quale venne ulteriormente prorogato il termine relativo all'entrata in vigore dell'Avvocato del minore.
La risposta è arrivata dal sottosegretario per le Politiche per la Famiglia Maria Chiara Acciarini
"Nell'ordinamento processuale civile italiano la nomina del difensore d'ufficio è un istituto sostanzialmente sconosciuto, a differenza di quanto avviene nel processo penale (dove sono previste specifiche modalità per la nomina dei difensori e per la loro retribuzione) - ha sottolineato il sen. Acciarini - .È possibile - ma solo se ricorrono le condizioni previste - fare ricorso al patrocinio a spese dello Stato, istituto che assicura ai cittadini non abbienti la possibilità di avvalersi di una difesa tecnica in giudizio. Per questo, la normativa introdotta dalla legge n. 149 è altamente innovativa, e mettendo in primo piano l'interesse del minore, costituisce un atto di civiltà che questo Governo assolutamente condivide".
Tuttavia i senatore Acciarini ha posto la questione nodale: "Durante la precedente legislatura, l'entrata in vigore delle relative norme processuali è stata posposta di anno in anno, senza mai porsi mano alla necessaria revisione delle regole processuali che attualmente disciplinano le procedure de potestate e quelle di adattabilità. Si tratta, peraltro, di una materia particolarmente delicata e sensibile, per di più connessa alle aspettative di una riforma globale dell'attuale sistema giudiziario dei minori e della famiglia che vada verso l'istituzione di un giudice unico specializzato, con norme procedurali idonee e ben definite".
La possibilità concreta, ad oggi, è il "decreto milleproroghe". "E' stata trasmessa alla Presidenza del Consiglio la proposta di nuova proroga - ha sottolineato Acciarini - eventualmente da inserire nel decreto cosiddetto milleproroghe di cui si auspica l'adozione. Tale proposta viene avanzata nella certezza che in breve sarà possibile presentare un organico testo normativo, con il quale si renderà finalmente e adeguatamente operativa la legge del 2001.
Aggiungo che ci si è interrogati sulla possibilità di soluzioni che potessero evitare una ulteriore proroga e consentire l'immediata applicazione della normativa, ma anche l'Ufficio legislativo del Ministero della giustizia ha manifestato l'opinione che si tratti di una soluzione non praticabile.
"Sono state sollevate alcune difficoltà: "Nella legge 149 del 2001, mancano norme transitorie idonee a disciplinare la sorte dei procedimenti in corso, e manca un'idonea copertura finanziaria - ha concluso il Sottosegretario alle Politiche per la Famiglia - che consenta di far fronte alle spese inevitabilmente conseguenti alla difesa d'ufficio e alla nomina di difensori ai minori."