di Giulio Leben
Terre des Hommes e operatori turistici per bambini thailandesi. Campagna di solidarietà per l'Asia
L'organizzazione umanitaria internazionale Terre des hommes Italia e il tour operator Viaggi del Mappamondo lanciano insieme per una campagna di concreta solidarieta' in favore dei bambini vittime del maremoto. Il progetto si inserisce all'interno della campagna di solidarieta' promossa da Astoi, associazione di tour operator, che sara' annunciata ufficialmente in occasione della BIT 2005 di Milano.
La collaborazione prevede un intervento diretto e mirato per la realizzazione di 5 strutture di accoglienza per 500 bambini nei campi sfollati delle province di Phang Nga e Ranong, a nord di Phuket. Terre des hommes Italia, presente in Thailandia dal 2001 con un progetto in favore dei pescatori artigianali, ha gia' aperto il primo centro di accoglienza nel campo sfollati di Bang Muang che ospita 100 bambini. Una speciale sezione del programma di sostegno e' finalizzata all'acquisto di barche e attrezzature per la pesca, allo scopo di facilitare la ripresa delle attivita' e dell'economia locale.
L'Amministratore unico di Viaggi del Mappamondo, Andrea Mele, e' in partenza per la Thailandia per visitare il Campo di Bang Muang, per verificare la concreta realizzazione dell'iniziativa e per accertarsi dell'effettivo ripristino delle principali strutture turistiche ed alberghiere di Phuket. ''Vogliamo dare un segno tangibile di amicizia e di solidarieta' - ha detto Mele - e pensiamo che la collaborazione con Terre des hommes Italia possa rappresentare una garanzia molto importante di serieta' ed efficienza.
E' fondamentale aiutare la ripresa e la rinascita delle zone piu' colpite dallo Tsunami, per le quali il turismo resta l'unico strumento di salvezza economica e sociale esistente ed immediatamente utilizzabile.
Attraverso questa iniziativa, per la cui riuscita contiamo sul sostegno della rete agenziale, ci auguriamo di poter contribuire in modo utile, nella ferma convinzione che dopo la tragedia dello Tsunami il cosiddetto 'turismo solidale' possa definitivamente uscire dai ristretti confini e circuiti nei quali e' rimasto finora confinato nel nostro Paese''.
Vita, 20 gennaio 2005