«Persino in un Paese turbato da quotidiane scene di violenza tali immagini risultano letteralmente sconvolgenti» ha dichiarato il Rappresentate dell'UNICEF per l'Iraq Roger Wright. «Provocare a dei bambini tali sofferenze è assolutamente inaccettabile.»
Il conflitto in corso e lo sfollamento di popolazioni espongono i bambini iracheni a gravi pericoli, soprattutto per ciò che riguarda i bambini orfani. Le famiglie lottano quotidianamente per nutrire ed educare i propri figli e non sono in grado di accoglierne altri. Un concomitante declino del numero di assistenti sociali qualificati per l'infanzia rende difficile garantire ai bambini in istituto adeguati servizi d'assistenza.
Tale problema è particolarmente pressante per i bambini con speciali esigenze, probabilmente la categoria più a rischio dell'intera popolazione irachena. L'UNICEF accoglie con soddisfazione l'appello del primo Ministro iracheno Nuri El Maliki a un'indagine su scala nazionale sulle condizioni dei bambini in orfanotrofio, ed esorta il Governo dell'Iraq a consentire al più presto possibile un sopralluogo in tutti gli orfanotrofi e centri d'accoglienza per minori del Paese.
Un sistema trasparente di monitoraggio sul trattamento dei bambini in istituto si presenta come una priorità assoluta, così come il miglioramento delle capacità e competenze professionali degli assistenti sociali e un più deciso impulso a forme alternative d'assistenza, a livello comunitario, per l'infanzia.
L'UNICEF, inoltre, riconosce la straordinaria determinazione mostrata dalla maggioranza degli iracheni di contribuire direttamente alla protezione dei bambini, e lancia un appello affinché tale sforzo continui.

Le famiglie e tutti coloro che si prendono cura dei bambini sono la prima linea di difesa contro lo sfruttamento e gli abusi: in questi tempi di crisi e di guerra, il loro impegno è più essenziale che mai per tenere i bambini al sicuro dai pericoli.
«La protezione e cura dei bambini è la nostra responsabilità primaria in quanto esseri umani, qualsiasi siano le circostanze in cui ci si possa trovare» ha affermato il Rappresentate dell'UNICEF per l'Iraq Roger Wright. «Spero che le terribili immagini dell'orfanotrofio di Baghdad spronino tutti noi a fare sempre di più per i bambini iracheni.»

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