Implementare gli strumenti esistenti nel nostro Paese per la lotta alla pedofilia e alla pedo-pornografia. Dotarli delle risorse necessarie per un'azione continua, pianificata e di lungo respiro volta a contrastare un fenomeno che è presente quotidianamente nella nostra società e non solo in una presunta giornata celebrativa come il Love Boy Day.
Manifestando la propria condanna verso qualsiasi iniziativa che esalti ogni forma di abuso sessuale sui bambini, Save the Children, la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e la promozione dei diritti per i bambini, sottolinea come esistano appositi strumenti e soggetti che, se debitamente utilizzati, finanziati e implementati, potrebbero essere validi mezzi nel contrasto quotidiano alla pedofilia.
La Polizia Postale compie già un'attività di monitoraggio costante. Inoltre la recente legge 38/2006 ha istituito il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia su Internet, presso il Ministero dell'interno e servizio della Polizia Postale e delle Comunicazioni, e l'Osservatorio per il Contrasto della Pedofilia e della Pornografia minorile, presso il ministero per le Politiche per la famiglia, e ad inizio anno il c.d. decreto Gentiloni ha vincolato gli Internet Service Provider ad oscurare nel giro di 6 ore quei siti che dovessero diffondere, distribuire o fare commercio di immagini pedo-pornografiche.
È tuttavia necessario rafforzare maggiormente attività specifiche, come quella relativa all'identificazione e protezione dei minori vittime di abuso e sfruttamento per la produzione di immagini pedopornografiche, una delle questioni più spinose in direzione della quale vanno compiuti velocemente dei passi in avanti. Dai dati che emergono dal database dell'Interpol, attivo dal 2001 e contenente attualmente circa 550.000 foto che testimoniano abusi sessuali su oltre 20.000 bambini, solo quasi 500 di questi bambini sono stati identificati e inclusi in programmi di protezione e recupero mirati. In realtà, ogni immagine di abuso sui minori contiene la prova basilare di un atto criminale che si sta commettendo contro un bambino. Prendendo in carico l'indagine, analizzando le foto o i video, si può giungere all'identificazione delle vittime e dunque al loro supporto da parte di servizi adeguati e, come hanno dimostrato in passato alcuni casi a livello europeo, si riesce anche a risalire a coloro che hanno commesso il reato, evitando che si perpetrino altri abusi, nonché a smantellare eventuali reti criminali.
Altro importante strumento potrebbe essere l'Osservatorio per il Contrasto della Pedofilia, afferente al Ministero per le Politiche per la Famiglia: Save the Children ne auspica l'effettiva operatività e la convocazione in tempi brevi della consulta delle associazioni, precedentemente nominata. Appaiono apprezzabili, secondo Save the Children, le iniziative che la Commissione Infanzia sta portando avanti, prima tra tutte l'istituzione di un garante regionale e nazionale, un protocollo per l'audizione dei minori nelle indagini giudiziarie, l'istituzione di un coordinamento specializzato interforze per indagini su abusi, la previsione di percorsi di cura e di recupero degli abusanti, e la possibilità per il minore di denunciare l'abuso anche dopo il compimento della maggiore età.
Particolarmente importante, inoltre, secondo l'Organizzazione, sarebbe l'inserimento del reato di Grooming , ossia la strategia usata dai potenziali abusanti per manipolare il bambino in modo da creare una situazione di controllo totale sulla vittima che può sfociare nell'abuso vero e proprio, attraverso l'utilizzo del web o di altre reti e mezzi di comunicazione, prevista all'interno di un più ampio disegno di legge attualmente all'esame del Parlamento.

NOTA Save the Children porta avanti da alcuni anni in Italia attività con e per i ragazzi, nell'ambito delle nuove tecnologie, attraverso due progetti dedicati, Easy e Stop-It, e all'ideazione e fornitura dei contenuti per un sito realizzato per conto del Ministero delle Comunicazioni e destinato ai ragazzi, ai loro genitori e insegnanti, www.tiseiconnesso.it . Il progetto EASY ("Enhancing Awareness on Internet Safety for Young People"), in partnership con Adiconsum, promuove messaggi e azioni che supportino i pre-adolescenti, in particolar modo gli studenti tra i 10 e i 14 anni, a relazionarsi in modo sicuro e consapevole con le nuove tecnologie. Tra le attività realizzate nell'ambito del progetto, la creazione di un sito web ( www.easy4.it ), la produzione e pubblicazione di materiale informativo, l'organizzazione di seminari e convegni con insegnanti e genitori, un tour itinerante con un ludobus dotato delle moderne tecnologie per incontri e giornate di sensibilizzazione nelle scuole italiane. EASY fa parte della rete di INSAFE (www.saferinternet.org), che raggruppa numerosi progetti relativi a queste tematiche a livello europeo.
Stop-It è dal 2002 il progetto di Save the Children Italia di lotta allo sfruttamento sessuale a danno dei minori su Internet e tramite Internet. In particolare, attraverso una stretta collaborazione con le Forze dell'Ordine e altri attori del settore istituzionale, privato ed associativo, il progetto si propone di contrastare la diffusione della pedo-pornografia su Internet.
Tra le principali attività svolte: ricezione e trasmissione alle istituzioni competenti di materiale pedo-pornografico segnalato e inviato in forma anonima da utenti di internet all'indirizzo www.stop-it.org; attività di networking e advocacy sia a livello nazionale che internazionale, attività di informazione e sensibilizzazione. Tra gli obiettivi del 2007 vi è la creazione di un referral system - cioè di una rete di enti e strutture ad hoc operanti con procedure e standard condivisi - per l'identificazione dei bambini e dei ragazzi vittime di abuso per la produzione di materiale pedo-pornografico.
Stop-It è co-finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma Safer Internet Action Plan ed è il nodo italiano di INHOPE (www.inhope.org), la rete internazionale delle hotline.
Inoltre, Save the Children è stata identificata dal Ministero delle Comunicazioni quale partner privilegiato per promuovere attività e elaborare proposte volte alla tutela dei diritti dell'infanzia, sotto il particolare profilo del rapporto del minore e le tecnologie della comunicazione, sia tradizionali che innovative.
Uno dei frutti di questa collaborazione è il sito www.tiseiconnesso.it, la cui realizzazione è stata affidata dal Ministero a Save the Children Italia che ne ha sviluppato i contenuti. Il sito è un nuovo strumento che parla innanzitutto ai ragazzi, ma anche ai loro genitori e agli insegnanti

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Save the Children Italia Tel 06 48070071-23 press@savethechildren.it

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