Selezionati 14 beni culturali inutilizzati al Sud. Pubblicato il bando da 4 milioni di Euro per valorizzarli.

La Fondazione CON IL SUD ha selezionato 14 beni inutilizzati, sugli oltre 220 proposti da enti pubblici e privati, per valorizzarli con proposte che vengono dal basso. Gli immobili ora fanno parte di un bando, pubblicato oggi sul sito web della Fondazione, rivolto alle non profit del territorio per identificare le migliori proposte di interventi socio-culturali, economicamente sostenibili e capaci di favorirne la piena fruizione da parte della collettività. Scade il 14 luglio. A disposizione 4 milioni.

Roma. Vogliamo promuovere l’uso “comune” dei beni culturali delle regioni meridionali, per una più ampia fruibilità da parte della collettività, come strumento di coesione sociale.

E’ questo l’obiettivo della terza edizione del Bando Storico-Artistico e Culturale “Il bene torna comune” promosso dalla Fondazione CON IL SUD. Una iniziativa innovativa che ha permesso di individuare 14 beni inutilizzati nel Mezzogiorno e che ora potranno essere valorizzati con interventi proposti dalle comunità locali, da organizzazioni non profit in partnership con altre associazioni, imprese, istituzioni.

La Fondazione infatti mette a disposizione fino a 4 milioni di euro di risorse private per finanziare attività sociali e culturali economicamente sostenibili, capaci di favorire la piena fruizione dei beni da parte della collettività e di sviluppare un processo virtuoso e duraturo di sviluppo locale.

Il Bando, pubblicato sul sito della Fondazione (www.fondazioneconilsud.it) e su quello dedicato all’iniziativa (www.ilbenetornacomune.it), scade il 14 luglio 2015.

I 14 beni individuati dalla Fondazione sono stati selezionati sulla base di specifici criteri, come le condizioni generali, il potenziale utilizzo per attività socio-culturali economicamente sostenibili, l’accessibilità e la fruibilità.

5 beni si trovano in Sicilia: Villa Manganelli a Zafferana Etnea (CT), Chiesa della Madonna della Raccomandata a Sciacca (AG), Castello di Federico II a Giuliana (PA), Padiglione 10 e Padiglione 20 dei Cantieri culturali alla Zisa di Palermo; 7 in Puglia: Castello di Sannicandro di Bari, Chiesa e convento delle Olivetane a Bitonto (BA), Bastione di San Giacomo a Brindisi, Palazzo Amati a Taranto, Convento dei Francescani Neri a Specchia (LE), Palazzo Marchesale Belmonte Pignatelli a Galatone (LE), Distilleria Nicola De Giorgi a San Cesario di Lecce (LE); 2 in Campania: Palazzo Macchiarelli a Montoro (AV), Palazzo di Paolo V a Benevento.

Nei mesi passati la Fondazione CON IL SUD, adottando una procedura sperimentale, ha invitato gli enti pubblici e privati proprietari di immobili di rilevanza storico-artistica e culturale a proporre i propri beni inutilizzati come luoghi da valorizzare attraverso modalità che il territorio stesso sarà in grado di identificare.

221 i beni proposti, pubblicati dalla Fondazione sul sito www.ilbenetornacomune.it con l’obiettivo, oltre che di rendere pubbliche le candidature, di condividere le informazioni, ma anche le storie, le immagini dei beni e le idee di riuso suggerite dagli utenti del web.

La Proprietà di ognuno dei 14 beni selezionati ha già stipulato un accordo con la Fondazione per concedere al soggetto responsabile della proposta di progetto che sarà selezionata e finanziata con il Bando la disponibilità dell’immobile per un periodo di almeno 10 anni. In altre parole, l’ente proprietario dell’immobile permetterà la valorizzazione e l’utilizzo del bene senza conoscere preventivamente le attività che saranno realizzate all’interno né chi le realizzerà.

Le partnership di progetto dovranno essere costituite da un minimo di tre soggetti, di cui almeno due appartenenti al terzo settore e al volontariato. Potranno inoltre essere coinvolte scuole, istituzioni, università, mondo economico e della ricerca. I proprietari dei beni non potranno prendere parte alla partnership.

Le richieste di contributo non possono superare i 500 mila euro, con una quota massima del 50% per i costi di ristrutturazione e di restauro del bene.

La valutazione terrà conto di aspetti tra cui l’approfondita conoscenza del contesto, la corretta tutela dell’immobile, la capacità di fare rete e di generare impatti positivi anche in termini occupazionali, l’innovatività e la replicabilità, l’utilizzo di modalità di comunicazione e promozione efficaci e sostenibili.

<<Con questa iniziativa la Fondazione CON IL SUD lancia una nuova “provocazione” dimostrando, con fatti concreti, che promuovere l’ “uso comune” del nostro patrimonio culturale e in generale degli spazi urbani è un’idea diffusa più di quanto si creda – commenta Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD - Non solo, è ormai un’esigenza per le comunità locali e per i cittadini, una necessità e un’occasione di sviluppo che sottintende una diversa concezione di responsabilità e di azione “pubblica”, che prevede la partecipazione di enti locali, privato sociale, mondo non profit, privati e cittadini, impegnati in una programmazione comune dello sviluppo>>.

Al di là del processo di selezione degli immobili, avvenuto indipendentemente dai commenti e dai contributi on-line degli utenti, il sito www.ilbenetornacomune.it continuerà ad ospitare le schede di tutti i beni candidati (Ville e palazzi storici, ex Luoghi di culto, Castelli e fortezze, Beni archeologici e di archeologia industriale, Altri spazi), offrendo a tutti la possibilità di proporre nuovi beni e idee per un loro possibile utilizzo comunitario, promuovendoli come luoghi della collettività. L’obiettivo è portare all’attenzione dei decisori e dell’opinione pubblica il tema dell’utilizzo comunitario del patrimonio culturale attraverso innovazioni sociali, con la collaborazione di pubblico e privato sociale e la partecipazione dei cittadini, affinché il nostro patrimonio culturale non sia dimenticato ma possa diventare sempre più accessibile e fruibile.

Sul sito della Fondazione CON IL SUD (www.fondazioneconilsud.it) è, inoltre, disponibile tutta la documentazione tecnica (schede e planimetrie) relativa ad ognuno degli immobili selezionati e inseriti nel Bando.

Attraverso le due precedenti edizioni del Bando (2008 e 2011), la Fondazione CON IL SUD ha sostenuto 21 progetti per la tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale (beni materiali e immateriali), per un’erogazione complessiva di oltre 8 milioni di euro.


Fondazione CON IL SUD

La Fondazione CON Il SUD è un ente non profit privato nato otto anni fa dall’alleanza tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore e del volontariato per favorire lo sviluppo del Mezzogiorno attraverso la promozione di percorsi di coesione sociale e sostenendo buone pratiche di rete.

La Fondazione sostiene interventi “esemplari” per l’educazione dei ragazzi alla legalità e per il contrasto alla dispersione scolastica, per valorizzare i giovani talenti e attrarre i “cervelli” al Sud, per la tutela e valorizzazione dei beni comuni (cultura, ambiente, riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie), per la qualificazione dei servizi socio-sanitari, per l’integrazione degli immigrati, per favorire il welfare di comunità.

La Fondazione CON IL SUD ha sostenuto oltre 700 iniziative, tra cui la nascita delle prime 5 Fondazioni di Comunità del Mezzogiorno, coinvolgendo circa 5.000 organizzazioni e più di 200 mila cittadini, soprattutto giovani, ed erogando complessivamente oltre 134 milioni di euro.

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