E’ stato presentato a Roma, presso la Sala Squarzina del Teatro Argentina, il Rapporto annuale 2015 del Centro Astalli. (
http://www.forumterzosettore.it/2015/04/27/centro-astalli-presentato-il-rapporto-annuale-2015/)
Una fotografia aggiornata sulle condizioni di richiedenti asilo e rifugiati che durante il 2015 si sono rivolti al Centro Astalli, la sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, e hanno usufruito dei servizi di prima e seconda accoglienza che l’Associazione gestisce.
Per ogni servizio, il Rapporto contiene statistiche e commenti con cui si cerca di raccontare la presenza di migranti forzati che da gennaio a dicembre 2014 sono entrati in contatto con l’Associazione.
La crisi economica continua a colpire in modo particolare i più vulnerabili. Anche persone che da tempo avevano intrapreso un percorso di autonomia sono state costrette a rientrare nel circuito dell’assistenza.
Sempre numerose, tra le persone incontrate, le vittime di tortura, per la maggior parte provenienti da Paesi africani.
Il Rapporto, oltre a contenere un resoconto di un anno di attività del Centro Astalli, vuole essere uno strumento per capire quali sono le principali nazionalità dei rifugiati che giungono in Italia per chiedere asilo. Quanti di loro riescono a ottenere il riconoscimento dello status di rifugiato o la protezione umanitaria.
Quanti hanno rischiato la vita affrontando viaggi per mare o per terra ai limiti della sopravvivenza per giungere in Europa.
Il Rapporto annuale 2015 descrive il Centro Astalli come una realtà che, grazie agli oltre 400 volontari, si adegua e si adatta ai mutamenti sociali e legislativi di un Paese che stenta a dare la dovuta assistenza a chi, in fuga da guerre e persecuzioni, cerca di giungere in Italia in cerca di protezione.