Dichiarazione del 23 aprile 2015. - Nessuno può rimanere indifferente di fronte alla tragedia del Mediterraneo. Esprimo il mio più profondo cordoglio alle famiglie delle persone che hanno perso la vita nel disastro dello scorso fine settimana. (http://www.ilo.org/rome/risorse-informative/per-la-stampa/speeches/WCMS_363171/lang--it/index.htm)

Di fronte a questi viaggi della disperazione, la comunità internazionale deve trovare il coraggio di agire. Nell’ultimo anno, è purtroppo aumentato il numero delle vittime che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa in cerca di sicurezza, dignità e mezzi sostentamento. Questo numero è destinato a crescere nei prossimi mesi con il miglioramento delle condizioni climatiche in Europa. Quante traversate e quante tragedie ci vorranno ancora prima che vengano presi provvedimenti adeguati?

È un passo importante la decisione dei ministri europei degli affari esteri e dell’interno di adottare il piano di azione in dieci punti del Consiglio congiunto dell’UE per gli affari esteri e interni, che prevede il rafforzamento delle misure per il soccorso in mare. Ma questo è solo l’inizio.

La crisi umanitaria deve essere la nostra preoccupazione più immediata: ci sono vite da salvare. Ma anche nel rispondere a questa immensa sfida, non possiamo ignorare le cause socio-economiche alla base della tratta di esseri umani e del traffico di migranti.

Non esiste una soluzione semplice. Per affrontare il problema in modo efficace è necessario un approccio che comprenda la creazione di posti di lavoro più numerosi e di migliore qualità nei paesi di origine; più canali di migrazione regolare che tengano conto dei bisogni reali del mercato del lavoro, il ricongiungimento familiare e più controllo sulle modalità di reclutamento dei migranti. Certamente, occorre agire simultaneamente su diversi fronti.

L’individuazione di soluzioni sostenibili richiede il coinvolgimento di diversi attori, in particolare i ministri del lavoro, i sindacati e i rappresentanti dei datori di lavoro. L’ILO sta promuovendo questo dialogo attraverso la sua iniziativa Fair Recruitment e nei processi a livello nazionale e regionale.

L’ILO è pronta a collaborare con l’Unione Europea, il Gruppo globale per le migrazioni delle Nazioni Unite e le altre agenzie internazionali per cercare soluzioni sostenibili, basate sui diritti e incentrate sui migranti -.

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