Indagine del Cnv presentata durante il Festival del volontariato di Lucca. Il 61,9% rivela che la propria famiglia ha risorse adeguate, c’è però un 30% che dice di avere risorse scarse. Gran parte dei volontari lavora nel settore del commercio e dei servizi. (
http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/481857/Volontari-italiani-la-maggior-parte-e-benestante)
Firenze. La maggior parte dei volontari sono persone benestanti. Lo rivela l’indagine condotta dal Centro nazionale per il volontariato in collaborazione con Istat e Csvnet in occasione del Festival del volontariato in corso a Lucca. Secondo l’indagine la maggior parte dei volontari, valutando il proprio stato economico, dichiara che la propria famiglia ha risorse adeguate (61,9%), mentre il 31% dice di avere risorse scarse e il 5,5% assolutamente insufficienti. Inoltre, la maggior parte delle persone che fanno volontariato lavora nel settore del commercio e dei servizi. Secondo la ricerca, il 14% dei volontari è disoccupato o inoccupato, soltanto il 3,8% lavora in agricoltura, il 21% nell’industria, il 22,9% nella Pubblica Amministrazione e la maggior parte (37,4%) nel commercio e servizi.
Dalla ricerca si evince che la maggior parte dei volontari pratica la fede in modo non assiduo. Il 32% dice di andare in Chiesa soltanto qualche volta l’anno e il 16% dice di non andarci mai. Il 23%, di contro, dichiara di andarci una volta alla settimana, mentre il 16% una volta al mese. Il volontario tipo si informa di politica spesso (45%), frequentemente (23%), abbastanza (13%), raramente (10%). Nella ricerca si chiede anche quanto bisogna avere fiducia negli altri. Il 32% dice che bisogna avere fiducia ma il 66% dice che bisogna stare molto attenti. Per quanto riguarda la fiducia nelle istituzioni, percentuale alta di chi dice di avere un livello basso di fiducia (27%). Ha invece un livello medio di fiducia il 36% dei volontari, mentre un alto livello di fiducia soltanto il 20%.