Terre des Hommes e Fondation d’Harcourt unite per il supporto psicologico dei minori migranti.

Con la ripresa degli sbarchi in Sicilia e i nuovi afflussi di migranti nei Centri di primo Soccorso e Accoglienza (CPSA) rischiano di peggiorare le condizioni di moltissimi minori stranieri non accompagnati lì accolti e ancora in attesa di collocamento in comunità protette. “Questa prolungata incertezza, che può durare anche 10 mesi in palese contrasto con il concetto di ‘pronto collocamento’ previsto dalla legge ha gravi ripercussioni sulla psiche di questi ragazzi che, ai traumi vissuti nel viaggio per raggiungere l’Italia aggiungono frustrazione e senso di solitudine ”, dichiara Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e Programmi Italia di Terre des Hommes. “La nostra organizzazione è da poco tornata a operare nella Sicilia Orientale con il progetto Faro perché abbiamo riscontrato un forte bisogno di sostegno psicologico e psicosociale per i minori migranti nei CPSA. I ragazzi spesso sono abbandonati a sé stessi, diventano apatici, vittime di un’attesa infinita che non riescono a comprendere. In questo vuoto i più deboli finiscono per soccombere alle proprie ansie, hanno atteggiamenti autolesivi, o al contrario diventano aggressivi”.

“Abbiamo deciso di contribuire alla realizzazione del progetto Faro - dichiara Gaia Montauti d’Harcourt, Managing Director della Fondazione omonima - perché crediamo che ogni persona, anche la più vulnerabile come nel caso dei minori stranieri non accompagnati, abbia bisogni che vanno oltre quelli puramente materiali e infinite risorse che, se valorizzate, possono favorire lo sviluppo della persona in tutte le sue potenzialità. Riteniamo quindi essenziale investire nel supporto psico-sociale per un reale e sostenibile sviluppo del capitale umano e del capitale sociale”.

Un numero sempre maggiore di questi ragazzi [1] si allontana dalle strutture di prima accoglienza e spesso finisce sfruttato nelle reti della malavita organizzata e quindi è destinato a un futuro d’illegalità. “Oltre al dovere istituzionale dello Stato Italiano di proteggere questi minori”, spiega Alessandra Ballerini, avvocato e consulente di Terre des Hommes per il progetto Faro, “sono più che evidenti i rischi derivati dalle falle del sistema d’accoglienza che ancora non consente rapidi trasferimenti nelle comunità di destinazione e quindi l’inizio del percorso d’integrazione dei minori migranti. Molti ragazzi, specie i non richiedenti asilo diventano maggiorenni - e quindi irregolari - prima ancora di essere trasferiti, e con ciò viene pregiudicata anche la possibilità di integrazione e riconoscimento giuridico futuro. Di più: i minori vengono di fatto condannati dall'inerzia istituzionale ad un futuro di clandestinità, con tutti i rischi evidenti che questo comporta”.

Terre des Hommes è ritornata a prestare assistenza psicologica e psicosociale ai minori stranieri in Sicilia, ospitati nei Centri di primo Soccorso e Accoglienza per minori stranieri non accompagnati (MNSA) “Papa Francesco” di Priolo Gargallo, e “La Zagara” Città Giardino (Melilli), nella provincia di Siracusa e nel CPSA “Villa Montevago di Caltagirone (Catania), per un totale di 120 ragazzi. L’intervento si inserisce nel progetto Faro, avviato nel 2011.

Le attività di Terre des Hommes a protezione dei minori stranieri non accompagnati in Italia sono finanziate interamente con fondi privati. Tra i maggiori donatori troviamo la Fondation d’Harcourt, Fondazione Prosolidar, la Fondazione Zanetti e la catena d’abbigliamento C&A.

Le metodologie elaborate da Terre des Hommes negli ultimi tre anni, durante la sua permanenza a Lampedusa e poi a Siracusa, sono state raccolte in una Guida Psicosociale per Operatori impegnati nell’accoglienza dei Minori Stranieri Non Accompagnati liberamente scaricabile online e messa a disposizione di tutti coloro che necessitino di linee guida consolidate.

Il progetto Faro rientra nella Campagna “Destination Unknown” della Federazione Internazionale Terre des Hommes per la protezione dei bambini migranti (children on the move) nel mondo in fuga da guerre, povertà e violenze, che secondo i dati più recenti sono quasi 35 milioni (fonte UN).

Terre des Hommes da 50 anni è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo.

Attualmente Terre des Hommes è presente in 64 paesi con oltre 840 progetti a favore dei bambini. La Fondazione Terre des Hommes Italia fa parte della Terre des Hommes International Federation, lavora in partnership con ECHO ed è accreditata presso l’Unione Europea, l’ONU, USAID e il Ministero degli Esteri italiano.
La Fondazione d’Harcourt è nata a Ginevra nel 1964 su iniziativa della Famiglia d’Harcourt. La Fondazione sostiene progetti nel settore della salute mentale, del supporto psicosociale e dello sviluppo sociale promuovendo partnership a livello nazionale e internazionale.
Note:

[1] Secondo i dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel nostro Paese sono stati registrati 12.629 minori stranieri non accompagnati, 3.554 dei quali risultano irreperibili (Dati al 31/3/2015).

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