Rivolgendosi agli oltre 100 partecipanti, provenienti da tutta Europa in rappresentanza delle autorità pubbliche e della società civile, il commissario Ferrero-Waldner ha sottolineato l'opportunità e la rilevanza di questi standard, evidenziata nelle seguenti parole: «La Commissione Europea è vostro partner nella promozione dei diritti di tutti i bambini, in particolare coloro che non abbiano genitori in grado di prendersene cura».
Il commissario ha inoltre assicurato a questi bambini una posizione speciale nella strategia di lungo termine sull'infanzia che l'Unione Europea lancerà nel 2008, e che la Commissione opererà fino in fondo nell'implementazione degli standard.
Quality4Children è stato presentato da giovani attivamente coinvolti nel progetto sin dal suo inizio, i quali hanno illustrato gli standard condividendo le proprie personali esperienze. Essi hanno mostrato con quanta naturalezza ed efficienza bambini e ragazzi possano essere coinvolti in un progetto che miri a sviluppare le politiche dirette al mondo dell'infanzia.
Sottolineando che gli standard Quality4Children sono un importante contributo ad uno degli aspetti di riforma del sistema di cure infantili, Judita Reichenberg (UNICEF) si è congratulata per l'innovativo processo di coinvolgimento nel progetto di bambini, curatori, assistenti e scienziati sociali di oltre 30 Paesi europei. L'approccio partecipativo è stato felicemente salutato anche da Verena Taylor, in rappresentanza del Consiglio d'Europa.
Come ha rilevato Nigel Cantwell, consulente di UNICEF/ISS, l'evidente complementarità del lavoro svolto dal Consiglio d'Europa, dalle Nazioni Unite e dal progetto Quality4Children spiega come gli standard «dovrebbero essere una ricchezza inestimabile nello stimolare miglioramenti dei sistemi di cure alternative in Europa e altrove, e dovrebbero puntellare notevolmente la cooperazione a tutti i livelli, e tra gli Stati attori e non attori».
Così disegnata, nella struttura dell'attuale agenda dell'Unione sui diritti dei bambini e con il supporto della Commissione Europea e dell'eurodeputato Groener, dovrebbe configurarsi come un forte aiuto nel dare voce alle centinaia di migliaia di bambini europei privi delle cure dei genitori.