Lasciti solidali: non solo donazioni milionarie. I notai: in Italia sempre più diffusi e oltre la metà sono di 20mila euro.
E’ di oggi la notizia dell’importante lascito di due coniugi di Bergamo, oltre 5 milioni di euro, donati a favore di 11 diversi enti benefici. La coppia di anziani senza figli prima di morire ha scelto di stilare un testamento pubblico di fronte a un notaio e di aiutare con il proprio patrimonio istituti di ricerca, associazioni per la cura e l’assistenza di disabili e malati gravi. Tutte del territorio bergamasco. Un gesto, in questo caso dalla portata eccezionale, che tocca però sempre più da vicino gli italiani.
E’ cresciuto, infatti, del 10% negli ultimi 10 anni il numero degli italiani che inseriscono il lascito solidale nelle loro ultime volontà. A donare sono soprattutto donne, in oltre il 60% dei casi. E’ quanto rivela un sondaggio sulle tendenze del lascito testamentario in Italia, effettuato su un campione di 700 notai dal Comitato Testamento Solidale, in collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato. Il Comitato promosso da 6 grandi organizzazioni –ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro e Save the Children – a cui oggi aderiscono: Aiuto alla Chiesa che soffre, Amref, Cesvi, Libera, Fondazione Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Telefono Azzurro e Università Campus Bio-Medico di Roma.
E se alla ribalta arrivano solo le storie di lasciti di ingenti eredità, il fenomeno riguarda in larga parte donazioni di medie e piccole entità: in oltre il 50% dei casi, ci dicono i notai italiani, il valore del lascito è sotto i 20 mila euro. Il 25% ammonta a una cifra compresa tra i 20mila e i 50mila euro. Il 18,1% di quanto viene destinato ha un valore economico importante che va dai 50mila ai 100mila euro, e una piccola fetta pari al 8,5% dei lasciti effettuati va oltre i 100mila euro.
“Gli italiani nella grande maggioranza dei casi scelgono di dare il proprio contributo con somme contenute. Un atto di amore alla portata di tutti e che non lede i diritti dei propri familiari. I lasciti, anche i più piccoli, danno forza e continuità al lavoro che svolgono ogni giorno le nostre organizzazioni accanto a bambini, disabili, anziani, malati di gravi patologie come la sclerosi multipla, la leucemia e il cancro, negli interventi umanitari a fianco delle popolazioni più povere e nel sostegno alla ricerca scientifica più all’avanguardia. I lasciti solidali sostengono direttamente i nostri servizi socio-sanitari, una parte fondamentale del welfare del nostro paese” spiega Rossano Bartoli, portavoce del Network Testamento Solidale.
Nel nostro paese c’è ancora però tanto da fare per abbattere stereotipi e tabù, secondo un’indagine GFK Eurisko-Testamento Solidale, gli over 55 hanno ancora una bassa propensione al testamento (15,8%), infatti solo l’8% degli italiani over 55 ha già fatto testamento, mentre il 5% è intenzionato a farlo e il 6% è incerto.
LA CAMPAGNA INFORMATIVA
Per diffondere la cultura dei lasciti solidali e rispondere a quanti ancora non sanno a chi rivolgersi le organizzazioni promotrici hanno creato un sito
www.testamentosolidale.org e l’omonima guida. Due strumenti che offrono una esaustiva panoramica sul tema del lascito, dalle tipologie di testamento (olografo, pubblico, segreto) alla quota “disponibile” di patrimonio che può essere destinata ad un lascito solidale (una qualsiasi somma di denaro, un bene mobile o immobile, la polizza vita, azioni o titoli d’investimento).