Audizione al Senato sul recepimento delle direttive appalti. Procedure più semplici e trasparenti, stop al massimo ribasso. (
http://www.federsolidarieta.confcooperative.it/txtlstvw.aspx?LstID=3074a525-8f10-407a-b25c-53ed3ec95454)
«È necessario modernizzare il sistema degli appalti, semplificare le procedure, renderle trasparenti e garantire il miglioramento delle condizioni di accesso al mercato delle PMI». È quanto evidenziato dall’Alleanza delle Cooperative che è intervenuta, al Senato, in Commissione VIII Lavori pubblici, all’audizione sul Disegno di legge 1678 che prevede il recepimento delle Direttive UE in materia di appalti pubblici, settori speciali e concessioni con un nuovo “Codice degli appalti pubblici e delle concessioni”.
Nel corso dell’audizione, l’Alleanza ha condiviso l’impostazione del disegno di legge delega e gli obiettivi a cui mira (
ecco il documento consegnato al Senato) e ha sottolineato «l’importanza che il percorso della riforma sia spedito e conduca quanto prima all’adozione del nuovo Codice degli appalti pubblici e delle concessioni».
«In particolare è fondamentale che la nuova normativa rispecchi le previsioni delle direttive e punti sulla qualità degli affidamenti attraverso l’utilizzo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sul rafforzamento degli istituti volti a combattere il fenomeno delle offerte anormalmente basse e l’adozione di misure adeguate per garantire il rispetto degli obblighi in materia di diritto del lavoro e dei contratti collettivi».
«Nel nuovo Codice – hanno detto i rappresentanti dell’Alleanza - bisogna dunque vietare il ricorso, quale parametro di riferimento e causa di giustificazione del ribasso, a contratti collettivi conclusi da rappresentanze sindacali con uno scarsissimo livello di rappresentatività dei lavoratori. In presenza di tali contratti “pirata”, che generano “dumping sociale”, le imprese oneste rischiano di essere escluse a causa dei maggiori costi per retribuzioni dei lavoratori».
«Infine, nel corso dell’audizione, l’Alleanza ha espresso soddisfazione per nuove le regole previste dalle direttive sugli affidamenti di servizi sociali che puntano sulla centralità dei bisogni e del territorio e sulla qualità dei progetti, chiedendo che sia vietato una volta per tutte il criterio massimo ribasso, e per le previsioni sull’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e disabili e le clausole sociali».
«Si tratta di disposizioni innovative che si innestano sulle indicazioni dell'Unione Europea ed in particolare della strategia “Europa 2020” che parla di “uso strategico degli appalti pubblici” per contribuire a raggiungere – conclude la nota – gli obiettivi della strategia relativi ad una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva e per cui “gli enti pubblici utilizzeranno così il loro potere di acquisto per ottenere merci e servizi che promuovano l'innovazione, rispettino l'ambiente e contrastino il cambiamento climatico, migliorando l'occupazione, la salute pubblica e le condizioni sociali».