Le cooperative sociali di inserimento lavorativo sono uno dei principali strumenti di politica attiva del lavoro a favore delle fasce più deboli e un importante mezzo di contrasto alla povertà.

di Silvia Pellizzari, Università degli studi di Trento.

Sono più di 30.000 i lavoratori svantaggiati che lavorano, regolarmente remunerati, in queste organizzazioni. Nel complesso, il loro fatturato deriva per metà circa da fonti private, cioè dalla vendita dei beni e servizi prodotti ad altre imprese o a consumatori, e per metà da contratti con pubbliche amministrazioni. Questi ultimi rappresentano quindi una modalità importante di sostegno all'attività di queste imprese, ma la contempo la loro attivazione deve avvenire nel rispetto della normativa sulla concorrenza. Non meraviglia quindi che, dall'approvazione della legge istitutiva della cooperativa sociale siano stati numerosi gli interventi normativi volti a definire le procedure di affidamento.


La Legge di stabilità 2015

L’ultimo intervento normativo, in ordine di tempo, riguardante le modalità di selezione dei contraenti anche in caso di importi sotto soglia, è contenuto nella legge di stabilità 2015. Esso è commentato in questo Facts & Comments, anche alla luce delle nuove direttive europee in materia di contratti pubblici, approvate nel gennaio del 2014, ma ancora in attesa di essere recepite dal nostro Paese.

L’intervento contenuto nella Legge di stabilità 2015 è di particolare interesse sotto almeno due profili: per un verso, esso rappresenta una presa di posizione da parte del legislatore statale rispetto al dibattito nazionale che ha avuto ad oggetto il rapporto tra il sistema di convenzionamento previsto dalla L. n. 381/1991 e le disposizioni generali in materia di contratti pubblici di cui al D.lgs. n. 163/2006 (Codice dei contratti pubblici) (www.normattiva.it); per altro verso, l’entrata in vigore della disposizione consente e forse anche impone, di valutarne la portata in relazione alle misure promozionali per l’imprenditorialità sociale contenute nelle nuove Direttive in materia di contratti pubblici di appalto e concessione, approvate dall’Unione europea nel febbraio del 2014 e per le quali è attualmente in corso il procedimento di recepimento nell’ordinamento interno (Direttiva 2014/23/UE, Direttiva 2014/24/UE, Direttiva 2014/25/UE).

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