La stampa nazionale torna a parlare delle ricerche che metterebbero in dubbio l'efficacia del Commercio Equo e Solidale. "Si tratta di letture parziali di una realtà molto complessa e in continua costruzione, che naturalmente presenta delle criticità accanto a indubbi effetti positivi. Ma gli elementi negativi non vanno assolutamente sottovalutati, anzi: vanno affrontati con decisione e risolti in tempi rapidi per non danneggiare la credibilità dell’intero sistema e dei milioni di produttori, volontari, lavoratori e consumatori che ogni girono costruiscono il Commercio Equo e Solidale" spiega Alessandro Franceschini, presidente di AGICES* - Equo Garantito.
  • A fine maggio in Italia centinaia di produttori del fair trade di tutto il mondo si troveranno a Milano per la World Fair Trade Week.
*AGICES - associazione di rappresentanza del Commercio Equo e Solidale in Italia - ha appena lanciato Equo Garantito, un “sistema” per garantire ai propri associati e ai consumatori il rispetto dei princìpi del Fair Trade.

Roma. “Aiutiamo sul serio il Terzo Mondo acquistando i prodotti del commercio equo e solidale?” si chiede un noto settimanale italiano. La risposta è certamente sì, e a maggio a Milano si potrà ascoltare direttamente la voce dei produttori del Sud del Mondo.

"Il sistema di Commercio Equo che noi rappresentiamo -spiega Franceschini- è fondato sulla relazione tra Organizzazioni (oltre ai gruppi di produttori nel sud del mondo, gli importatori e le botteghe in Italia, organizzazioni democratiche e senza scopo di lucro) più che sulla certificazione di prodotto, e questo almeno potenzialmente può fornire qualche elemento in più di controllo sull’intera filiera. La risposta sta quindi nel non voler ridurre il commercio equo ad una mera relazione commerciale: si deve trattare piuttosto di una relazione tra organizzazioni, il cui lavoro è reciprocamente garantito".

Il Commercio Equo e Solidale è una delle forme di economia più innovative e “capaci di futuro” per ridisegnare i rapporti di forza tra le economie pubbliche e private in ogni angolo della terra, e soprattutto per difendere il lavoro di chi non ha tutele. "Il solo portare al centro del dibattito politico ed economico internazionale e all’attenzione dei consumatori la voce di chi è più escluso, è di per sé una garanzia di sostegno a chi non ha voce in capitolo o luoghi dove farla sentire. A garanzia del consumatore proprio in questi giorni l’Assemblea Generale del Commercio Equo e Solidale sta lanciando per le proprie Organizzazioni socie il marchio Equo Garantito, una grande novità che assicurerà ai cittadini che entrano in una delle nostre botteghe il controllo della filiera (con un sistema di monitoraggio continuo certificato da un ente terzo indipendente) e il r ispetto di quanto scritto nella carta dei Criteri del Commercio Equo e Solidale e in armonia con gli standard internazionali. La maggior forma di controllo del’intero sistema è comunque la partecipazione da parte di consumatori attenti e sensibili al tema di uno sviluppo sostenibile dal puto di vista sociale ed ambientale".

A maggio l'evento internazionale che si terrà a Milano proprio su questi temi: la 'World Fair Trade Week' (www.worldfairtradeweek.org). Il capoluogo lombardo ha raccolto infatti il testimone da Rio e ospiterà l’assemblea della World Fair Trade Organization, una serie eventi di fair trade e in particolare una fiera internazionale del commercio equo e solidale (si chiamerà Milano Fair City), dove protagonisti saranno i produttori giunti da tutti il mondo.

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