«Ogni anno 1,2 milioni di bambini sono vittime del traffico, sia all'interno dei paesi che oltre confine» - ha dichiarato il Direttore generale UNICEF Ann Veneman. «I bambini vengono trafficati per destinarli alla prostituzione, ai gruppi armati come bambini soldato, per ottenere lavoro a poco prezzo o gratuito e per farli lavorare come domestici o mendicanti. Il traffico espone i bambini a violenze, abusi sessuali, gravi stati d'incuria e all'infezione da HIV; viola i loro diritti di essere protetti, di crescere in un ambiente familiare e avere accesso all'istruzione» ha aggiunto la Veneman.
L'UNICEF si appella ai governi, alle comunità e alle famiglie per lavorare insieme e porre fine al traffico. Un elemento di questo lavoro comune deve essere la punizione dei trafficanti. Il traffico degli esseri umani rende 9,5 miliardi di dollari l'anno, attraendo bande di organizzazioni criminali e portando la corruzione su scala globale. I profitti del traffico di esseri umani inoltre alimentano altre attività criminali.
Ma un'azione concordata è necessaria anche per contrastare i fattori economici e sociali che sono dietro a questo crimine. La povertà è un elemento centrale per il traffico. I bambini sono frequentemente attirati da promesse di lavori buoni in altri paesi o in città degli stessi paesi. In realtà, vengono trattati come oggetti per lavorare in condizioni terribili, molti vengono picchiati e subiscono altre forme di abuso psicologico o sessuale da parte dei "datori di lavoro".
Per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, è necessario aiutare le famiglie a rimanere insieme e mandare i bambini a scuola: queste sono tutele di importanza vitale contro il traffico dei bambini.
L'UNICEF Italia è impegnata a sostenere, anche grazie al contributo della Polizia di Stato italiana, due progetti specifici di contrasto al traffico dei bambini in Africa occidentale, in Benin e in Guinea Bissau.