Triton non basta. E' imperativo sviluppare un'azione ad ampio respiro come Mare Nostrum per evitare nuove tragedie umane nel Mediterraneo. Lo ha detto l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) Antonio Guterres, in un'intervista al quotidiano svizzero Le Temps. (http://www.euractiv.it/it/news/sociale/10554-immigrazione-unhcr-triton-non-basta.html)

Chiara Teofili

Con un budget di appena 2,9 milioni di euro al mese a carico di Frontex, 65 funzionari inviati dai paesi partecipanti e 20 navi, "Triton - spiega al giornale elvetico Le Temps l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati Antonio Guterres - non è sufficiente".

Il suo ruolo, poi, continua Guterres, è critico: "Si tratta innanzitutto di una missione di monitoraggio delle frontiere e non di salvataggio dei migranti". E', dunque, imperativo "sviluppare un progetto ad ampio respiro come Mare Nostrum, per evitare nuove tragedie umane". Ogni individuo, ha aggiunto il capo dell'Unhcr, ha il diritto di essere salvato in mare e "i paesi europei non possono ignorare questi drammi".

Tra il 2013 e il 2014, si legge nell'intervista, la maggior parte dei migranti nel Mediterraneo era costituita da persone in fuga dalle persecuzioni, soprattutto in Siria e in Eritrea. Persone che, "in mancanza di canali di migrazione legale, finiscono nelle mani di contrabbandieri". Occorre dunque, aggiunge Guterres, garantire la protezione a chi ne ha diritto e considerare nuovi canali di migrazione legale, oltre che sviluppare un solido meccanismo di salvataggio.

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