«La notizia che circola in questi giorni di una cosiddetta 'Giornata dell'orgoglio pedofilo' ci obbliga a ricordare le priorità nella lotta a queste forme di violenza, che comprendono il traffico di bambini, la loro prostituzione, la pornografia rappresentante bambini, e anche le forme di violenza 'privata' consumate spesso all'interno delle mura domestiche. Il bambino che diviene oggetto del desiderio sessuale di un adulto viene trasformato in cosa e abusato con conseguenze a lungo termine, quasi sempre difficilissime da sanare.»
«Per proteggere i bambini occorre usare tutti gli strumenti a disposizione, dal diritto internazionale alle leggi degli Stati, come in Italia la legge 269 poi modificata dalla legge 38 del 2006, dalla vigile consapevolezza dell'opinione pubblica al monitoraggio dei siti (che in Italia la Polizia delle comunicazioni conduce con grande efficacia).»
«E' di particolare importanza l'attenzione alle nuove forme di comunicazione usate dai bambini e ragazzi: è noto infatti che il problema più grave, il rischio maggiore di adescamento dei minori, si annida nelle chat e in altre forme innovative di comunicazione, più che nei siti veri e propri, più facili da bloccare.»
«L'UNICEF Italia appoggia le iniziative intraprese a livello dell'Unione Europea e del Governo Italiano, in totale sintonia con quanto avviato dal Ministero dell'Interno per far fronte al problema.»
«Al di là dei necessari e urgenti interventi repressivi, per stroncare alla radice il fenomeno occorre lavorare tutti - istituzioni, società civile, media e famiglie - per diffondere una cultura del rispetto dell'infanzia e dei suoi diritti, senza la quale i bambini continueranno a rischiare di essere utilizzati come oggetti da adulti impuniti.»