di Paolo Trapani Il Comune di San Giorgio a Cremano è tra i primi ad ottenere i nuovi finanziamenti stanziati dalla Provincia di Napoli per l'attivazione dei "Centri della Solidarietà". Grazie, infatti, al potenziamento delle efficienti e funzionali strutture già esistenti sul territorio, arriveranno risorse per 27mila euro. Le strutture interessate dagli investimenti sono: l'Informagiovani, il progetto "Città dei Bambini", l'ufficio monitoraggio della fasce sociali deboli, la consulta comunale per i portatori di handicap ed i centri sociali per gli anziani dislocati sul territorio. Le risorse giungono grazie ad uno specifico provvedimento dell'assessorato provinciale alla Solidarietà guidato da Maurizio Sibilio: obiettivo del progetto della Provincia di Napoli è di dar vita a quelli che vengono ambiziosamente definiti i "Centri della Solidarietà". I finanziamenti messi a disposizione saranno impiegati per acquistare beni strumentali da utilizzare per migliorare servizi già esistenti e metterli in rete tra di loro. Secondo quanto previsto dal programma della Provincia, per quanto concerne la città di San Giorgio a Cremano, si provvederà con l'acquisto di computer, televisori, videoproiettori e altri strumenti ad alta tecnologia. "Questo progetto ed il relativo finanziamento ? commenta entusiasta il vicesindaco Giuseppe Improta, che ha la delega nella giunta comunale alla Solidarietà Sociale - rappresenta una boccata d'ossigeno per i Comuni e ci consente di migliorare alcuni servizi agli utenti, oltre che di agevolare la creazione e sostenere le attività dei centri della solidarietà". Il Comune vesuviano, che è tra i pochi ad avere un assessorato specifico per la solidarietà sociale, con questi fondi della Provincia punta ad ampliare gli interventi che riguardano il sociale e punta a rendere più efficiente il sistema integrato dei servizi. "Il vero orizzonte politico-istituzionale della Provincia di Napoli in materia di politiche sociali ? commenta l'assessore provinciale alla Solidarietà Maurizio Sibilio - è da ricercare in un nuovo rapporto tra bisogni sociali del cittadino e le risposte istituzionali, adottando un principio di azione solidale tra persone, associazioni, soggetti del territorio e Istituzioni". Il Denaro, 18 gennaio 2005

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