Amnesty International ha espresso l'auspicio che il Consiglio giustizia e affari interni dell'Unione europea (Ue) non rinunci ad affrontare una serie di questioni urgenti che rappresentano una verifica dell'impegno dei Ventisette in materia di diritti umani: garantire la sicurezza dei migranti irregolari che dall'Africa cercano di raggiungere l'Europa via mare; dare una risposta adeguata alla crisi dei rifugiati iracheni; adottare garanzie in tema di processo equo.
Se queste urgenze non saranno affrontate in modo opportuno, verrà messa in gioco la credibilità dell'Ue come soggetto che ha delle responsabilità internazionali e nutre l'ambizione di creare un'area di libertà, sicurezza e giustizia in Europa.
"Nelle ultime settimane, abbiamo visto persone rischiare la vita nel Mediterraneo perché gli Stati dell'Unione non intendevano assumersi le proprie responsabilità. L'Ue deve fare chiarezza e aprire un'inchiesta sui recenti avvenimenti" - ha dichiarato Dick Oosting, direttore dell'ufficio di Amnesty International presso l'Ue. "Occorrono misure urgenti per prevenire ulteriori perdite di vite umane. L'estate è appena iniziata e, con essa, nuovi tentativi, da parte di persone disperate, di cercare speranza e protezione in Europa".
In una lettera alla presidenza tedesca dell'Ue, il cui testo è stato inviato dalla Sezione Italiana di Amnesty International al ministro dell'Interno Giuliano Amato, l'organizzazione per i diritti umani ha ricordato all'Ue i suoi obblighi di fronte alla crisi dei rifugiati iracheni. Nonostante gli enormi problemi di sicurezza in Iraq, gli Stati membri continuano a fornire valutazioni ampiamente divergenti sul bisogno di protezione, creando di fatto una "lotteria della protezione" che è tanto ingiusta quanto pericolosa.
Secondo Amnesty International, non dovrebbero essere eseguiti rimpatri forzati in alcuna zona dell'Iraq e gli Stati membri dell'Ue dovrebbero mostrare la propria solidarietà internazionale attraverso una politica di reinsediamento più generosa.
In un'altra lettera, Amnesty International ha ricordato l'impegno della Germania a considerare prioritaria, nel suo Programma di Presidenza europea, l'adozione della Decisione quadro sulle garanzie procedurali nell'ambito del diritto penale.
"Dopo anni di prevaricazione, ora è il momento decisivo perché l'Ue dimostri che lo scopo della cooperazione in materia di giustizia penale non è solo quello di perseguire i reati oltre i confini dei singoli Stati membri ma anche quello di garantire ai suoi cittadini una forte e uguale protezione dei loro diritti nel territorio europeo" - ha sottolineato Oosting.
Le due lettere menzionate nel comunicato stampa sono disponibili on line all'indirizzo www.amnesty-eu.org )
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