"Legambiente vi chiede di imboccare una strada chiara nella definizione delle regole per l'apertura del mercato elettrico: di dare a tutti i cittadini la possibilità di scegliere tra offerte che premino il risparmio nei consumi fuori dalle ora di punta, di poter acquistare energia elettrica che provenga da fonti rinnovabili, e che per questi comportamenti virtuosi siano previsti incentivi che spingano ad una profonda riduzione dei consumi e delle importazioni di risorse energetiche".
Queste le parole di Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente in una lettera aperta indirizzata al Ministro dello Sviluppo Economico, l'Onorevole Perluigi Bersani e al Presidente Autorità per l'energia elettrica e il gas, il Professor Alessandro Ortis in prossimità del decreto governativo che determinerà le regole dell'imminente liberalizzazione del mercato elettrico, un importante banco di prova per il sistema energetico italiano e per le sfide di modernizzazione e innovazione che ha di fronte.
Legambiente vuole richiamare l'attenzione sull'intreccio possibile tra queste decisioni e l'importante sforzo che anche il nostro Paese deve fare per contrastare i mutamenti climatici. Anche nel vertice G8 di Heiligendamm della scorsa settimana i Paesi europei, a partire da Germania e Italia, hanno svolto un ruolo fondamentale nello spingere nella direzione di un importante taglio delle emissioni dei gas di serra responsabili dei mutamenti climatici. Del resto l'Unione Europea si è impegnata con target estremamente ambiziosi e vincolanti al 2020 che dovranno portarla a ridurre le emissioni di gas serra del 20% rispetto al 1990 attraverso un forte sviluppo delle fonti rinnovabili, del risparmio e dell'efficienza energetica.
"A noi pare evidente che le scelte per l'apertura del mercato elettrico svolgeranno un ruolo fondamentale nel consentire all'Italia di adempiere agli obiettivi fissati dall'Unione Europea - conclude nella lettera Roberto Della Seta - mettendo tutti i cittadini nelle condizioni di poter scegliere con piena conoscenza e trasparenza tra le offerte dei diversi operatori. In poche parole perché il Protocollo di Kyoto e l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra sia anche al centro di una liberalizzazione che punti su efficienza e trasparenza.
L'Ufficio stampa Legambiente