La carica dei mille. Sono i numeri del popolo dell'antimafia civile impegnato quest'estate nei campi della legalita' sui terreni confiscati alle mafie, organizzati da Libera, nomi, associazioni e numeri contro le mafie, in sinergia con Legambiente, Arci, Agesci, Cnca e con il contributo del Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive. E!state Liberi la parola d'ordine delle attività di volontariato di quest'estate, un segno di riconoscimento, un espressione che rappresenta con efficacia il senso dell'esperienza. Dal Piemonte alla Puglia, dalla Calabria alla Campania per finire in Sicilia e Sardegna, tanti volontari e volontarie saranno accomunati da un modo diverso di fare le vacanze e si ritroveranno nell'estate 2007 a lavorare sui terreni confiscati ai boss della criminalita' organizzata, un tempo simbolo di violenza e sopraffazione. L'obiettivo principale è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalita' e sul senso civico che possa efficacemente contrapporsi alla cultura del privilegio e del ricatto che contraddistingue i fenomeni mafiosi nel nostro Paese dimostrando che, anche in quei luoghi dove la mafia ha spadroneggiato, e' possibile ricostruire una realta' sociale ed economica fondata sulla legalita', sulla pratica della cittadinanza attiva e della solidarietà.

Sui quei terreni, un tempo appartenenti ai boss Riina, Provenzano, Messina Denaro, Piromalli, ora lavorano cooperative agricole e sociali che hanno ridato vita e produttivita' a queste terre, riconquistato territori e risorse che con la violenza e l'arroganza erano state tolte alla collettivita', riconsegnandole alla societa' civile. I campi, oltre ai lavori nei terreni insieme agli operatori delle cooperative, prevedono sessioni di studio e informazione sulle tematiche della lotta antimafia. I ragazzi conosceranno le esperienze di chi quotidianamente con coraggio ed impegno lavora per affermare i valori della legalita' e della giustizia. Il popolo dell'antimafia si alzera' alle prime ore del giorno per aiutare i ragazzi delle cooperative e delle associazioni a seminare, piantare e raccogliere i frutti di un lavoro duro ma fondamentale per rispondere concretamente alla sopraffazione criminale. Segno di una volontà diffusa di "voler essere in prima linea" e di voler tradurre questo impegno in un' azione concreta di solidarietà e condivisione. ''Quelle su cui lavoreranno i giovani dei campi di volontariato - ha commentato don Luigi Ciotti, presidente di Libera - sono terre restituite alla legalita' e alla solidarieta'. La mafia ne aveva fatto oggetto di potere, di violenza. Oggi questi terreni confiscati alle mafie, a Mesagne, Corleone, Gioia Tauro, Castelvetrano sono tornati ad essere un bene della collettivita'. I terreni dei campi della legalita' promossi da tante associazioni sono stati liberati. E nel nostro Paese c'e' davvero bisogno di liberare la legalita', la giustizia, la stessa liberta', troppo spesso ostaggio di interessi criminali.

E!STATE LIBERI!I CAMPI DELLA LEGALITA'.

Sicilia:
Campi della Cooperativa Lavoro e non solo sui terreni di Corleone, Monreale e Canicatti' confiscati alle famiglie Riina, Liggio, Brusca e Guarneri. Sui terreni si svolge attività agricola per la produzione di farina, pasta, vino, legumi, passata di pomodoro.

Campi della Cooperativa Placido Rizzotto sui terreni confiscati nei comuni del Consorzio Sviluppo e Legalità confiscate a varie famiglie tra cui quelle di Riina e Brusca. Sui terreni si svolgono attività agricole e agrituristiche per produrre pasta, legumi, vino e farina di ceci.

Campi dell'Associazione Casa dei Giovani sui terreni di Castelvetrano in provincia di Trapani confiscati a Provenzano e Matteo Messina Denaro. Sui quei beni si svolge attività prevalentemente agricola attraverso la produzione di olio, marmellate e miele.

Calabria:
Campi della Cooperativa Valle del Marro sui terreni della Pina di Gioia Tauro confiscati alle famiglie di Piromalli e Mammoliti. Oggi su quei beni si svolge attività agricola per la produzione di olio, melanzane e peperoncino.

Puglia:
Campi di Libera Puglia sui terreni di Mesagne-Torchiarolo confiscati alle famiglie Screti. Oggi su quei beni si svolge attività prevalentemente agricola per la produzione di vino, frise e taralli.

Campania:
Campi del Consorzio Sole in una struttura nel comune di Giugliano in provincia di Napoli, una villa bunker confiscata a Salvatore Rea. Oggi sono in corso lavori per trasformare la villa in casa alloggio per bambini disabili.

Piemonte:
Campi Acmos di Voliera in Provincia di Torino in una cascina confiscta alla `ndragheta- famiglia Belfiore. Affidata all'associazione Acmos che porta avanti il progetto "Cascina Arzilla" che prevede la ristrutturazione del bene e la messa a coltura del terreno.

Sardegna:
Campi La Strada presso la struttura confiscata nel comune di Gerghi in Provincia di Cagliari. Oggi stanno svolgendo i lavori di ristrutturazione per la realizzazione di un centro di incontro di volontariato

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