Commissione europea e Italia lanciano il primo fondo fiduciario regionale dell'Ue in risposta alla crisi siriana. Il sostegno sarà rivolto principalmente ai rifugiati siriani e alle comunità che li ospitano in Egitto, Giordania, Irak, Libano e Turchia. (http://www.euractiv.it/it/news/istituzioni/10482-siria-italia-e-ue-lanciano-fondo-fiduciario.html)

Chiara Teofili

A margine del Consiglio dei ministri Ue degli Affari esteri, a Bruxelles, l'Italia e la Commissione europea hanno firmato un accordo per il lancio di un fondo fiduciario regionale per il sostegno ai rifugiati siriani e alle comunità ospitanti dei paesi vicini. Il finanziamento iniziale previsto, fa sapere la Commissione, è di 23 milioni di euro, di cui 20 milioni di euro a carico del bilancio Ue e 3 milioni a carico dell'Italia, in qualità di primo donatore. A questo stanziamento, si aggiungeranno ulteriori risorse nel 2015.

Il fondo fiduciario avrà portata regionale e consentirà all'Ue e agli Stati membri di intervenire congiuntamente in modo flessibile e rapido in risposta alle esigenze in continua evoluzione. Il fondo dovrebbe operare con costi di gestione molto ridotti e potrebbe servire in futuro come strumento di finanziamento per la ricostruzione post-conflitto.

"La crisi dei rifugiati siriani - ha affermato l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Unione Federica Mogherini - è la più grave degli ultimi decenni nel vicinato europeo". Il fondo, ha aggiunto la Mogherini, "aumenterà di molto l'assistenza europea", mentre l'Ue conferma il suo "impegno per raggiungere una soluzione politica alla crisi".

L'Unione europea, ha poi commentato il commissario per la politica di vicinato e i negoziati per l'allargamento Johannes Hahn, "continua a stare accanto ai milioni di siriani diventati rifugiati che hanno perso la propria casa in questa terribile crisi". Le conseguenze dirette del conflitto per la sicurezza dell'Ue sono visibili già oggi, ha aggiunto Hahn, "in particolare attraverso i foreign fighters, l'immigrazione clandestina e la polarizzazione tra le comunità religiose". Per questo, ha concluso, è necessario "fornire una risposta più coerente e rafforzata".

Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni si è detto "convinto che questo nuovo strumento migliorerà la qualità dell'assistenza fornita ai rifugiati". Dal 2012, ha ricordato Gentiloni, l'Italia ha fornito "un contributo complessivo di circa 60 milioni di euro". Con questo strumento, il paese si rende disponibile ad aumentare l'assistenza e a fornire una "risposta più coordinata alla crisi”.

Sul tavolo del Consiglio Affari esteri odierno, l'ultimo sotto presidenza italiana, anche le questioni che riguardano Balcani Occidentali, Bosnia, Iraq e Libia. Nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio, Federica Mogherini ha annunciato che martedì e mercoledì visiterà Kiev e ha espresso la solidarietà dell'Unione europea alla popolazione e alle istituzioni australiane, dopo i recenti fatti di Sydney.

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