La Birmania è un paese martoriato da decenni di violenta dittatura che ha imposto l'arbitrio come legge e come modalità di governo. Un paese che ha raggiunto il triste primato di essere il primo produttore di metanfetamine al mondo (droga realizzata facilmente in laboratori clandestini, potente stimolante che dà assuefazione e causa gravi danni al sistema nervoso centrale) il secondo per produzione di oppio, il primo per bambini soldato e per la presenza di lavoro forzato.
Accanto alle violazioni dei fondamentali diritti umani e del lavoro si aggiungono la gravissima violazione dei diritti ambientali con la distruzione ed il taglio illegale delle foreste di teak, il dissennato sfruttamento minerario, la costruzione delle dighe sul fiume Salween, che ridurranno alla povertà oltre 500.000 contadini e pescatori danneggiando irrimediabilmente il delicato ecosistema locale.