In occasione del vertice del G8 le 12 organizzazioni italiane aderenti alla Campagna globale "Uniti per i bambini, Uniti contro l'Aids " lanciano un appello al Governo italiano per il rispetto degli impegni presi nella lotta all'Aids e per far sì che i bambini non siano più il volto invisibile dell'Aids. Amnesty International - Sezione italiana, Anlaids, Archè, Cesvi, Cittadinanzattiva, Comunità di Sant'Egidio, Croce Rossa Italiana, Lila, Medici Senza Frontiere - Italia, Save the Children - Italia, Terre des hommes - Italia - hanno deciso di aderire alla Campagna globale, lanciata da Unicef e Unaids nell'ottobre 2005 e rilanciata dal Comitato Italiano per l'Unicef a partire dal novembre del 2006.
L'intento è unire le forze - sociali, politiche ed economiche, individuali e collettive - per arrestare la pandemia di Hiv/Aids che colpisce l'infanzia, per informare e sensibilizzare l'opinione pubblica italiana sull'impatto particolare che l'Hiv/Aids ha sull'infanzia e per assicurare che risorse adeguate siano destinate ai progetti sul campo.Per dare più forza al messaggio di cui le 12 organizzazioni si fanno promotrici, il 14 e 15 aprile scorso è stato lanciato un appello e indetto un weekend di mobilitazione nazionale. L'appello, sottoscrivibile sul sito della Campagna www.unitiperibambini.it e sui siti delle Organizzazioni aderenti, ha già raccolto grazie al lavoro di migliaia di volontari oltre 300.000 firme in appena due mesi.
Questi gli obiettivi generali della Campagna "Uniti per i bambini, Uniti contro l'Aids":
1. Adempimento agli obblighi internazionali in materia di Hiv /Aids;
2. Assegnazione di almeno il 20% delle risorse;destinate alla prevenzione e cura dell'Hiv/Aids a trattamenti pediatrici;
3. Sensibilizzazione permanente degli adolescenti e loro partecipazione alle campagne;
4. Accesso ai farmaci e impegno per la ricerca.
L'appello al Governo italiano.
Le 12 organizzazioni, in occasione del G8, chiedono in particolare al Governo italiano di sostenere le seguenti richieste:
- Stanziare i 280 milioni di euro per il Fondo Globale per la lotta contro Aids , Tubercolosi e Malaria; il Governo italiano è chiamato a versare 20 milioni mancanti per completare il finanziamento del 2005 e 260 milioni promessi per il biennio 2006-2007;
- Compiere passi concreti verso il raggiungimento della destinazione del 20% delle risorse inerenti l'Hiv/Aids alla prevenzione e cura dell'Aids pediatrico - impegno già assunto da alcuni paesi donatori (Irlanda, Regno Unito, Stati Uniti d'America) che hanno già destinato almeno il 10% dei finanziamenti per l'Hiv/Aids a servizi per l'infanzia;
- Impegnare le risorse necessarie per raggiungere l'obiettivo dell'accesso universale ai trattamenti per l'HIV/Aids entro il 2010, così come stabilito durante il Vertice del G8 di Gleneagles nel 2005, e assicurare che sia data priorità alla prevenzione della trasmissione da madre a figlio dell'Hiv.
Il Vertice del G8 dovrebbe guidare gli sforzi internazionali affinché ogni bambino abbia la possibilità di iniziare la propria vita libero dall'Hiv . La prevenzione della trasmissione madre-figlio del virus - insieme alla disponibilità di farmaci ad hoc per i più piccoli - rimangono i traguardi più importanti della risposta globale al problema dell'Hiv pediatrico.Lo scorso anno più di mezzo milione di bambini hanno contratto l'Hiv la maggior parte attraverso la trasmissione verticale da madre a figlio.
Questo equivale a dire che ogni minuto di ogni giorno un bambino viene contagiato e quattro nuovi contagi avvengono fra adolescenti di età inferiore ai 15 anni.Sono oltre 15 milioni i bambini nel mondo che hanno perduto uno o entrambi i genitori a causa della malattia. Per molti di questi bambini ci sono ridotte possibilità di sopravvivenza. Senza appropriate cure e trattamenti più della metà di essi muore prima del compimento del secondo anno di vita. Dopo venti anni dall'inizio della pandemia, solamente una minima frazione delle risorse necessarie è effettivamente disponibile.