Queste le parole e l’auspicio del Ministro Giuliano Poletti, intervenuto oggi al convegno "L'impresa sociale tra valori, nuovi bisogni e innovazione per lo sviluppo dell'economia sociale" organizzato dal Forum Nazionale del Terzo Settore e da Acri - Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa questa mattina a Roma. Un momento di condivisione tra esponenti di terzo settore, di governo, rappresentanti europei ed esperti della materia per fare il punto sull’impresa sociale e sulle potenzialità di sviluppo dell’economia sociale nel nostro paese alla luce del Ddl di Riforma del Terzo Settore.  Fondazioni di origine bancaria e terzo settore insieme perché la necessità di promuovere un modello economico e distributivo più equo e partecipato, finalizzato a ridurre le diseguaglianze, liberare risorse e il potenziale dell’economia sociale, è un obiettivo comune, che trova radici nelle esperienze di terzo settore, dalla cooperazione sociale e dal volontariato, dal protagonismo dei cittadini, dalla socializzazione dei bisogni.

 

L’impresa sociale - come sottolineato da Andrea Fora, Coordinatore Consulta Economia Civile Forum Nazionale Terzo Settore -  è uno strumento che serve a creare sviluppo e la riforma dell’assetto legislativo dell’impresa sociale e del terzo settore è certamente importante, ma non sufficiente, se ad essa non si accompagnerà, nel nostro Paese, un respiro strategico per politiche dei beni comuni, del welfare, dell’ambiente e della cultura, nella cui carenza risiede oggi il principale ostacolo allo sviluppo dell’economia sociale.”

 

Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti sa che il terzo settore ha le caratteristiche per candidarsi a garantire un cambiamento profondo del nostro sistema economico e sociale, a partire dalla sua caratteristica principale: l’essere agito da cittadini che partecipano responsabilmente alla vita sociale. Il terzo settore per il Ministro deve quindi essere considerato una componente strutturale delle politiche, pur non nascondendo il fatto che c’è una incoerenza tra la Legge Delega di Riforma del Terzo Settore e la Legge di Stabilità. Sarà quindi necessario, di volta in volta, costruire politiche coerenti e stabili negli strumenti, per superare le incertezze e avviare una progettazione nel tempo, in modo che tutti sappiano cosa succederà perché uno dei problemi più grandi è l’incertezza. Sono queste le basi su cui si deve sviluppare anche l’impresa sociale.

 

Il tema è stato trattato anche con riferimento all’obbligato contesto europeo: l’economia sociale rappresenterà nel futuro uno dei motori più importanti per lo sviluppo economico e sociale dell’Europa in grado di rispondere alle sfide di cambiamento e innovazione e poter costituire un riferimento per l’agenda europea dei prossimi anni. In questo processo il terzo settore italiano si sente pienamente consapevole di essere chiamato a diventare attore strategico per lo sviluppo politico, economico e sociale del Paese e soggetto del cambiamento.

 

Dopo l’intervento di Donata Lenzi, Relatore Disegno di Legge Delega per la Riforma del Terzo Settore, che ha ribadito la necessità di fare ordine tra le norme, per individuare i criteri giuridici e di azione che non portino a consegnare al governo una delega in bianco, le conclusioni sono state affidate al Portavoce del Forum Pietro Barbieri: “i molti di contributi di oggi ci dimostrano ancora una volta che abbiamo delineato un orientamento di massima, ma il dibattito sull’impresa sociale è tutt’altro che chiuso. Abbiamo parlato di accogliere contributi  e contaminazioni anche da soggetti di natura diversa, della necessità di adeguarci a nuove esigenze, dell’importanza dell’innovazione, ma non a tutti i costi. Il percorso di riforma intrapreso dal governo dovrà proseguire con coerenza e sull’impresa sociale dovremmo trovare il perimetro di cosa è l’economia sociale e quale rapporto si snodi, al suo interno, tra i tre soggetti del pubblico, del privato e del terzo settore.”

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni