Lancio del Rapporto UNFPA. Lo stato della popolazione nel mondo 2014. "La forza di 1,8 miliardi. Giovani e adolescenti possono trasformare il futuro”. (http://newsletter.npsolutions.it/aidos/index.php?option=com_acymailing&ctrl=archive&task=view&mailid=70&key=oTs3CXkt&subid=2324-427a45999c7c8f7bd1c276ee018111a7&tmpl=component&Itemid=101)

Roma. “Quante Malala ci sono al mondo? Quante straordinarie ragazze e ragazzi ai margini della società potrebbero rivoluzionare il futuro del pianeta, se sostenuti davvero attraverso l’istruzione, la possibilità di lavoro, l'accesso ai servizi sanitari, compresi quelli per la salute sessuale e riproduttiva?". La domanda di Daniela Colombo, presidente di AIDOS – Associazione italiana donne per lo sviluppo, apre la presentazione, in contemporanea mondiale, del Rapporto sullo Stato della popolazione nel mondo 2014.

Il Rapporto dell'UNFPA (Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione) intitolato “La forza di 1,8 miliardi. Giovani e adolescenti possono trasformare il futuro”, sulla più numerosa popolazione giovanile della storia, è stato presentato oggi a Roma da AIDOS, che ne cura l'edizione italiana. Tema principale dell'annuale rapporto sono i quasi 2 miliardi di ragazzi e ragazze che vivono sul pianeta, ovvero un quarto dell'intera popolazione mondiale.

Secondo gli scenari più probabili, illustrati dalla ricercatrice del Cern Maura Misiti, il loro numero continuerà a crescere per qualche anno, prima di raggiungere il picco per poi diminuire. I paesi che in questo periodo riusciranno a rispondere alle esigenze delle/dei giovani si troveranno in una posizione privilegiata, nella seconda metà del secolo, con una popolazione più istruita e più sana, con economie in crescita e tassi di fecondità in diminuzione. Al contrario gli stati che li trascureranno rischiano di veder continuare a crescere i tassi di fecondità e di essere costretti a mantenere una percentuale elevata di ragazzi a carico, ovvero non indipendenti, con le relative conseguenze per l'economia.

"La popolazione giovanile record attuale non deve quindi essere vista come un problema, una questione da risolvere, rappresenta invece la grande opportunità per trasformare il futuro di tutti noi", spiega la rappresentante UNFPA in Nepal Giulia Vallese, invitata alla presentazione italiana del Rapporto. "Le/i giovani sono coloro che possono innovare, creare, e costruire un domani diverso. Ma possono farlo solo se hanno le competenze, la salute e sopratutto la possibilità di scegliere", aggiunge.

Di questa ampia percentuale fanno parte ben 600 milioni di ragazze. Attualmente, nei Paesi in via di sviluppo, una giovane su tre si sposa prima di aver compiuto i 18 anni, mettendo a repentaglio salute, istruzione e prospettive per il futuro. Quasi la metà del totale di tutti gli abusi sessuali perpetrati sono commessi su adolescenti che hanno meno di 16 anni. Le ragazze e le giovani donne con i loro diritti devono essere al centro dei nuovi obiettivi per lo sviluppo sostenibile, che verranno definiti nel 2015 per sostiuire gli Obiettivi di sviluppo del millennio.

“Il nostro impegno deve iniziare fin da ora poiché, anche in Europa, le/i giovani hanno molti ostacoli da superare per diventare adulte/i in modo sereno e sicuro. I prossimi obiettivi devono tenere conto dei dati contenuti nel Rapporto. Come rappresentante del governo italiano ci tengo a dire che sosteniamo la presenza di indicatori specifici su giovani e donne nell'Agenda post 2015”, dichiara il Consigliere Luigi De Chiara, responsabile dell'Ufficio Multilaterale della Direzione generale cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri.

Altro impegno concreto arriva dall'On. Elenora Cimbro, Commissione Affari esteri e comunitari, nonché membro del Gruppo di lavoro parlamentare “Salute Globale e Diritti delle donne", che si farà portavoce di quanto detto oggi durante la Conferenza, attraverso un'audizione parlamentare, “in particolare sulla condizione delle ragazze, poiché molte questioni riguardano le adolescenti di tutto il mondo. Il Parlamento deve assumersi impegni concreti anche al fine di diffondere la conoscenza specifica su tali argomenti”.

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni