L'Italia ha inviato alla Commissione europea la risposta nazionale alla consultazione su Europa 2020 lanciata dalla Commissione europea lo scorso mese di marzo in vista della revisione della strategia prevista nella primavera 2015. Il documento contiene le valutazioni e le proposte italiane, frutto di un lavoro di coordinamento promosso dal Dipartimento Politiche Europee terminato il 27 ottobre 2014 con la conferenza 'Towards the Mid-term Review of Europe 2020 - Can Europe get back on a Growth Track?' a cui hanno partecipato esperti e rappresentanti delle pubbliche amministrazioni. (http://www.politicheeuropee.it/attivita/19122/europa-2020-il-contributo-italiano-alla-consultazione-della-commissione)

Nel processo di revisione della strategia - si legge nel contributo italiano - appare prioritario individuare i settori ritenuti essenziali per sostenere crescita e occupazione a lungo termine.

A tal fine alcuni settori, quali:
  • Infrastrutture e trasporti,
  • Energia,
  • Ambiente,
  • Mercato Interno e Mercato Digitale,
  • Manifattura,
  • PMI,
  • Cultura e Turismo
Tali settori dovrebbero essere maggiormente considerati nel processo di revisione, in quanto ritenuti capaci di incidere positivamente sulla crescita europea.

In particolare, il documento dedica molta attenzione al settore ambientale e al ruolo che può esercitare nella crescita sostenibile ed intelligente la green economy, i green jobs e l'uso efficiente e sostenibile delle risorse. Si tratta di temi che agevolerebbero peraltro la transizione dal modello economico lineare ad uno circolare più appropriato a soddisfare un modello di crescita più sostenibile, come delineato dalla stessa strategia, basandosi su nuovi ed adeguati indicatori quali ad esempio quello l'uso efficiente delle risorse o l'aumento di occupazione nei settori della bioeconomia.

Senza dimenticare la sfida che attende l'UE sul fronte energetico-ambientale, con l'esigenza di rendere il mercato energetico più unito e fluido possibile, attraverso un sistema di approvvigionamento differenziato che contrasti la sempre pioù pesante incidenza del costo energetico sul nostro sistema produttivo/industriale.

Molti altri gli spunti di riflessione che propone il documento. Non va peraltro dimenticato l'esigenza, espressa dall'Italia nel suo contributo alla consultazione UE, di rendere la strategia più inclusiva e vicina ai cittadini attraverso iniziative mirate all'informazione e al coinvolgimento attivo favorendo la partecipazione democratica anche con la creazione di ampi partenariati tra istituzioni e imprese, società civile.

Altre informazioni

L'Unione Europea ha varato la strategia Europa 2020 nel marzo 2010 per promuovere nell'UE una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

La strategia si fonda su cinque obiettivi fondamentali nei seguenti settori: occupazione, ricerca e sviluppo, clima ed energia, istruzione e lotta alla povertà e all'emarginazione sociale. Inoltre delinea una serie di programmi d'azione, le cosiddette "iniziative faro", in sette settori diversi, considerati fondamentali per favorire la crescita: innovazione, economia digitale, occupazione, gioventù, politica industriale, povertà e uso efficiente delle risorse. Gli obiettivi della strategia vengono ricercati anche dall'azione a livello dell'UE in settori quali il mercato unico, il bilancio e l'agenda esterna dell'UE.

L'attuazione e il monitoraggio della strategia Europa 2020 avvengono nel quadro del semestre europeo, il ciclo annuale di coordinamento a livello europeo della politica in materia di economia e bilancio.

Quest'anno, la Commissione ha proposto di esaminare i risultati dei primi quattro anni della strategia e ha adottato la la comunicazione "Bilancio della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva" che trae alcune conclusioni preliminari sui primi anni di attuazione della strategia.

Questi primi risultati sono stati un punto di partenza per avviare una riflessione sulla strategia per i prossimi anni. E la consultazione promossa dalla Commissione UE si è posta l'obiettivo di raccogliere dai diversi Stati membri pareri e suggerimenti per elaborare una revisione della strategia di crescita post-crisi per l'UE.

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