Il Forum Nazionale del Terzo Settore, audito ieri in Commissione Affari Sociali della Camera, ha presentato le sue osservazioni ed emendamenti al testo del DDL di Riforma del Terzo Settore.
Il Forum Nazionale del Terzo Settore ha aperto ieri le audizioni informali della XII Commissione "Affari Sociali" della Camera dei Deputati sul Disegno di Legge 2617 "Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio Civile universale".
Con una panoramica ampia ed esaustiva di tutti gli articoli e temi della Riforma, la delegazione del Forum, guidata dal Portavoce Pietro Barbieri ha illustrato la posizione del Forum, nella sua qualità di parte sociale riconosciuta e di organismo di rappresentanza di oltre 75 organizzazioni nazionali di secondo e terzo livello, per un totale di circa 95.000 sedi territoriali.
"Abbiamo ringraziato la Commissione per il tempo e la speciale attenzione che ha inteso riservarci - dichiara Pietro Barbieri. L'incontro è stato molto interessante e abbiamo esposto le nostre aspettative e anche le nostre preoccupazioni, illustrando anche gli emendamenti emersi dal dibattito tra le nostre organizzazioni, e che abbiamo depositato con una nostra memoria.
Desideriamo che la tanto attesa Riforma del Terzo Settore proceda spedita nel suo iter parlamentare e con questo obiettivo abbiamo concentrato su pochi essenziali punti le richieste di modifica. Abbiamo fatto presente la necessità che la Riforma non sia appiattita sul tema dell'Impresa Sociale, pur importante, e che al Volontariato e alla Promozione Sociale (che rappresentano circa il 90% del Terzo Settore Italiano) sia riservata pari attenzione. In questa direzione va la nostra richiesta di prevedere un fondo anche per i loro investimenti.
Altri punti di attenzione che evidenziamo la centralità della libertà associativa e dell'agire senza scopo di lucro e la prevalenza delle finalità sulle attività come elementi caratterizzanti il Terzo Settore. Il Forum e le sue organizzazioni - prosegue Barbieri - vogliono anche cogliere la sfida della responsabilizzazione e della trasparenza, e richiede l'introduzione di modalità e strutture di autocontrollo, sul modello della Charity Commission britannica, che agevolino l'azione di costruzione del vero capitale, quello reputazionale, delle organizzazioni di Terzo Settore.
Non abbiamo mancato di far presente alla Commissione il tema delle risorse. Una Riforma di questo respiro deve poter contare su risorse certe e commisurate agli obiettivi di sviluppo e promozione del Terzo Settore che tutti auspichiamo. Come dichiarato sin dall'annuncio della Riforma, il Forum continuerà a fornire il proprio contributo perché si abbia una Riforma vera, utile e condivisa".