Sono tante le organizzazioni non-profit che vantano una presenza significativa sui social network. Blogmeter le ha fotografate attraverso una ricerca realizzata su un periodo di quasi 5 mesi (1 giugno-19 ottobre) che ha analizzato il passaparola sull’intero social web italiano (Facebook, Twitter, Blog, News, Forum, Yahooanswers), relativo alle principali 40 organizzazioni non profit italiane e ha confrontato le performance di queste sui profili ufficiali di Facebook e Twitter. Legambiente, con oltre 88mila messaggi, è la regina del passaparola online: discussa prevalentemente per via delle sue numerose attività, tra cui la contestazione, portata avanti insieme a Wwf e Greenpeace, del decreto sblocca-Italia, accusato di aprire i nostri mari alle trivellazioni indiscriminate delle compagnie petrolifere. (
http://www.primaonline.it/2014/11/05/193514/le-organizzazioni-non-profit-sui-social-brillano-legambiente-enpa-greenpeace-ed-emergency-infografica/#.VFs8sJLHPk0.twitter)
Anche Croce Rossa e Caritas sono state molto discusse, ad esempio, in merito alla loro attività di sostegno ai migranti giunti sul territorio italiano nell’ambito del programma Mare Nostrum (entrambe) o in merito al conflitto in Ucraina (Cri). Tra i temi caldi spicca anche l’emergenza a Gaza, dove sono morti 121 bambini in seguito a bombardamenti israeliani: diverse associazioni presenti sul territorio, tra cui Unicef, Medici Senza Frontiere, Save the Children, hanno mobilitato l’opinione pubblica con i loro appelli per la fine dei bombardamenti e con gli aggiornamenti dal campo. Tra gli altri temi ricordiamo l’allarme Ebola in Africa occidentale, fronte su cui si sono attivate sia Medici Senza Frontiere, sia Emergency e le violenze perpetrate in Iraq dall’Isis.
Facebook è la fonte più partecipata in assoluto con gli utenti che si raccolgono a commentare prevalentemente i post pubblicati dalle pagine ufficiali delle associazioni. Di questi, tre su quattro sono donne e prediligono contenuti di stampo animalista. Su questo social il leader è Enpa che riesce ad ottenere il miglior rapporto tra community coinvolta e interazioni ricevute, mentre il post che registra il maggior numero di interazioni (oltre 82mila tra like, condivisioni, commenti) è quello della Lav relativo all’orsa Daniza, catturata dopo avere attaccato un cercatore di funghi che si era trovato nelle vicinanze dei suoi piccoli e in seguito uccisa. A conferma della presa dei post relativi agli animali vi è il fatto che tra le pagine più coinvolgenti in assoluto ci siano quelle della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, quella dell’Enpa e quella del Wwf. La pagina con con più fan è invece quella di Emergency, seguita da Medici Senza Frontiere e Greenpeace.
Twitter è la seconda fonte più attiva e ha una prevalenza di utenti di genere maschile che decidono di partecipare alle conversazioni. Anche qui i temi caldi sono legati a #Gaza e #Ebola, ma gli utenti sono molto attivi a condividere le campagne promosse dalle associazioni, come ad esempio #NonFossilizziamoci, promossa da Greenpeace (che vanta il profilo leader per total engagement) in favore delle energie rinnovabili, #StopEbola, di Medici Senza Frontiere, #INdifesa, promossa da Terre des Hommes in difesa, appunto, dei diritti delle donne e delle bambine o #IoStoConDaniza della LAV. Tra i profili con le migliori performance spiccano anche Emergency, che ha festeggiato il suo ventennale, e Unicef, molto attivo con la campagna #VacciniamoliTutti.
Su entrambi i social network il successo di una campagna è spesso determinato dall’inserimento di immagini dedicate e dalla scelta accurata di testimonial apprezzati e attivi in prima persona. E’ questo il caso della #IceBucketChallenge che ha totalizzato 58mila tweet postati da oltre 71mila autori unici, raggiungendo un bacino potenziale di 95milioni di utenti, anche grazie alla partecipazione di diverse celebrities (da Andrea Agnelli, a Antonio Conte, fino al premier Matteo Renzi). Tra gli altri elementi da considerare per una buona comunicazione sui social, Luca Visone, di Medici Senza Frontiere, ha evidenziato l’importanza di una comunicazione in positivo, che sottolinei i risultati raggiunti e l’impegno degli operatori dell’associazione, coinvolti in prima persona anche nelle attività di comunicazione, per annullare davvero le distanze tra utenti e persone in prima linea.
Mentre Paolo Ferrara, di Terre des Hommes, ha ricordato che anche le piccole-medie associazioni possono ottenere ottime performance puntando sulle proprie storie e su quelle delle persone coinvolte attraverso una comunicazione aperta, trasparente e soprattutto sinergica con le altre attività svolte al proprio interno. Infine dall’indagine emerge che gli utenti sono particolarmente esigenti nei confronti dell’operato delle associazioni. Apprezzano molto quando queste condividono i risultati raggiunti, come ad esempio, l’arresto di un pedofilo grazie ad un avatar in 3D creato da Terre des Hommes o la guarigione di pazienti affetti da Ebola grazie ai Medici Senza Frontiere. Non lasciano però correre se fanno qualcosa ritenuto non coerente con la loro mission o, a maggior ragione, con l’etica o le leggi vigenti.