Si conclude il "Move Congress" a Roma: lo sport sociale e per tutti chiede spazio alla politica e alle istituzioni. Il ruolo sociale di un movimento mondiale, ormai maturo.
Una raggiunta maturità. È quella dimostrata dal mondo italiano ed europeo dello sport per tutti e di cittadinanza, come risulta al termine della tre giorni del Move Congress, organizzato da Uisp e Isca a Roma, nell'Università Roma 3 a Testaccio.
“In questi tre giorni di congresso, così come nel workshop nazionale di Orvieto di martedì scorso – afferma Vincenzo Manco, presidente nazionale dell’Uisp – abbiamo presentato buone pratiche per la vivibilità delle città e per il miglioramento della qualità della vita delle persone. È una dote che l'associazionismo di sport per tutti europeo e italiano, con l'Uisp in testa, consegna alle istituzioni che abbiamo incontrato in questi giorni. A tutti chiediamo attenzione e politiche pubbliche per il ruolo e per il valore sociale dello sport".
Infatti sul palco del Move Congress si sono alternati rappresentanti della politica e delle istituzioni come il sottosegretario Delrio, Giovanni Panebianco della presidenza italiana del Consiglio UE, i parlamentari Laura Coccia e Filippo Fossati, Roberto Pella dell'Anci, Luca Pancalli, in qualità di assessore allo sport del Comune di Roma.
Riconoscimenti importanti per un mondo, ormai maturo, che ha gli strumenti per incidere sui diritti dei cittadini, come quello alla salute, partendo dallo sport, come affermato anche dal presidente del Coni Giovanni Malagò, intervenuto questa mattina nella sessione plenaria del Move Congress.
Nel corso dei tre giorni di congresso circa 400 delegati delle principali associazioni europee di sport di cittadinanza, in rappresentanza di 50 paesi, si sono confrontati a Roma sui progetti da mettere in atto per diffondere il movimento e gli stili di vita attivi tra la popolazione. Tutto per arrivare a raggiungere l’ambizioso obiettivo di 100 milioni di persone in movimento entro il 2020. Uno sforzo che vede l’interesse delle istituzioni italiane ed europee, come affermato ieri al Campidoglio da Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport.
“L’obiettivo di questi giorni – conclude Manco – è stato quello di riflettere e soprattutto stimolare le istituzioni a fornire al mondo dello sport per tutti i necessari riconoscimenti legislativi, legati a investimenti concreti. Perché lo sportpertutti è fattore di salute, pianificazione urbana, rete sociale: un bene primario di cui tener conto a livello nazionale e interno”.
Traccia un bilancio della manifestazione anche Carlo Balestri, responsabile politiche internazionali Uisp: “Il bilancio è molto positivo sotto diversi aspetti. Dal punto di vista della partecipazione, con sale sempre piene. Dal punto di vista della qualità degli interventi: il programma è stato molto ricco e il livello alto. Dal punto di vista della presenza politica e istituzionale, con rappresentanti di primo piano che si sono alternati al microfono. Anche dal punto di vista della sperimentazione, perchè abbiamo collaudato delle formule innovative,come il walk and talk dell’orienteering di giovedì pomeriggio, che sono forme congressuali per noi innovative, ma molto efficaci. Credo quindi che possiamo parlare di un’edizione del Move Congress di estremo successo”.
Padrone di casa della manifestazione organizzata da Uisp e Isca, il comitato Uisp di Roma, che ha organizzato con le società sportive del territorio e dell'Uisp Lazio anche la maggior parte delle attività motorie proposte ai congressisti.
Gianluca Di Girolami, presidente Uisp Roma, si dichiara molto soddisfatto della due giorni internazionale: “La sensazione che leggo nei volti dei partecipanti e congressisti è positiva, vedo partecipazione, voglia di scambiare idee, creare rete, lanciare nuove sfide all’Europa ma anche al mondo. La nostra scommessa era dare il segno che questa città sta cambiando passo, siamo all’inizio di un percorso. Ci aspettiamo tutti che questo Move Congress lasci il segno, abbiamo lavorato per questo, perchè rappresenti una pietra di paragone e un punto di partenza su cui far confrontare le istituzioni cittadine, le istituzioni sportive e l’Uisp stessa”.
"Dobbiamo ringraziare i volontari che hanno reso tutto questo possibile e hanno aiutato a far funzionare tutto nel miglior modo possibile. Durante l’urban orienteering hanno offerto uno spettacolo bellissimo. Un tratto che mi ha colpito è quello di una presenza giovane e femminile: le giovani donne rappresentano il futuro dello sportpertutti”.