Oltre 250 mila bambini soldato nel mondo. Intersos lancia la campagna "La scelta di Amadi" per restituire l'infanzia ai bambini coinvolti nei conflitti.

Al via, oggi, la campagna di INTERSOS “La scelta di Amadi” che racconta, attraverso la storia di un bambino soldato, la drammatica realtà di milioni di bambini vittime dei conflitti a cui viene negata l’infanzia e la possibilità di creare il proprio futuro.
Sono più di 250 mila i bambini e le bambine che nel mondo vengono assoldati da gruppi armati come combattenti, ma anche come schiave sessuali, spie, facchini, scudi umani. Un dato allarmante che scatta la fotografia di un fenomeno che, ancora oggi, interessa almeno 23 Stati nel mondo. A questi bambini INTERSOS dedica “La scelta di Amadi”, la campagna che prende il via oggi, per dare voce alla drammatica condizione di milioni di bambini vittime dei conflitti.

Siria, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Yemen: sono solo alcuni dei luoghi nel mondo in cui i conflitti strappano l’infanzia a migliaia di bambini. Privati di ogni possibilità di scelta, diventano schiavi, soldati, carnefici; impugnano le armi, scoprono terrore e devastazione. Anche quando non direttamente coinvolti nei combattimenti come soldati, i bambini sono le prime vittime dei conflitti armati, più esposti a violenze, abusi e sfruttamento, subiscono danni fisici e psicologici che ne condizioneranno e pregiudicheranno l’intera esistenza.

Amadi è un personaggio fittizio, rappresenta un bambino soldato come tanti, che attraverso la sua storia, racconta la realtà di milioni di coetanei che nel mondo vengono privati dalla guerra di un’infanzia fatta di giochi e affetti.

“Un bambino assoldato o vittima di una guerra è un bambino a cui si sta rubando il futuro e che non ha alternative possibili: questi bambini vengono strappati alle proprie famiglie o sono attirati dai gruppi armati con l’illusione di ricevere un’istruzione e supporto e finiscono piano piano a combattere. Con questa campagna e con il sito lasceltadiamadi.it, INTERSOS vuole far conoscere a tutti cosa vivono e cosa provano i bambini soldato, e come si può restituire loro un’infanzia vera facendoli tornare a vivere nelle loro famiglie e costruire per loro un futuro diverso, in pace e sicurezza” dichiara Marco Rotelli, Segretario Generale INTERSOS.

Amadi pone davanti ad una scelta: ignorare quanto avviene nel mondo a milioni di bambini coinvolti nei conflitti o fare qualcosa di concreto per cambiare questa realtà e migliorare la loro vita.


IL VIDEO D’AUTORE:

Il racconto della storia di Amadi e di tutti i bambini che rappresenta è stato possibile grazie ad un’iniziativa completamente pro-bono della casa di produzione ‘Filmmaster Productions’ con la produzione esecutiva di Fabrizio Razza e la regia di Fabio Cimino. Un progetto voluto da Fabrizio Razza, realizzato senza un budget di produzione e completamente finanziato dalla storica casa di produzione, per dare voce ad un causa fortemente sentita. Un film, in quattro episodi, girato ad Haiti con attori reclutati grazie a ‘street casting’ e con la collaborazione della locale scuola di cinema, ci porta nel mondo di Amadi, attraverso la sua quotidianità, non più quella di un bambino, ma fatta di brutalità, violenza e orrore ma anche di speranza.


LO SPOT:

Uno spot introduttivo della campagna, grazie a “Sky per il Sociale”, andrà in onda sulle reti Sky dal 26 Ottobre al 1 Novembre. Lo spot vuole interessare e attirare lo spettatore a seguire Amadi nel suo mondo e a conoscerne la storia, invitandolo a chiamare il numero verde 800 800 552 e a visitare il sito lasceltadiamadi.it.

IL SITO:

Il sito www.lasceltadiamadi.it rappresenta una finestra sul mondo di Amadi, sulla condizione dell’infanzia nei conflitti e sul lavoro di INTERSOS per proteggere e assistere i bambini nelle crisi umanitarie, con sezioni tematiche e materiali informativi, approfondimenti, video e foto sul lavoro di INTERSOS nel mondo.


INTERSOS A TUTELA DELL’INFANZIA NEI CONFLITTI:

Per sottrarre i bambini alle violenze dei conflitti, per dar loro l’opportunità di un futuro migliore, INTERSOS porta avanti in 13 paesi progetti di protezione e tutela dell’infanzia nelle crisi umanitarie, laddove le guerre ne minacciano il futuro.

Oltre 2.000 bambini sono stati accolti in spazi protetti e sicuri dagli operatori INTERSOS nel Kurdistan iracheno, dove milioni di persone stanno fuggendo dai massacri che insanguinano l’Iraq e la Siria.

In Repubblica Centrafricana, INTERSOS ha riabilitato le strutture scolastiche per permettere a 14.000 bambini di tornare sui banchi, nell’area di Boda nel sud del paese, dove le violenze delle milizie non hanno risparmiato neppure le scuole.

In Repubblica Democratica del Congo sono 4.000 i bambini sottratti all’arruolamento forzato grazie alla ricostruzione di 6 scuole nella Provincia Orientale, l’area più colpita dagli attacchi e dai rapimenti delle milizie armate del Lord’s Resistance Army.

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